“La manovra di finanza pubblica per il triennio 2026-2028 interviene in un contesto in cui permangono forti elementi di incertezza, coniugando l’impegno del Governo a proseguire, da un lato, l’azione di sostegno del potere di acquisto delle famiglie e delle imprese e per il sociale e, dall’altro, ad assicurare la sostenibilità della finanza pubblica” si legge nel Documento Programmatico di Bilancio inviato alla Commissione UE e al Parlamento italiano. “Complessivamente, la manovra dispone interventi per circa 18 miliardi medi annui e tiene conto del quadro programmatico derivante dalla richiesta di rimodulazione del Pnrr trasmessa alle Autorità europee dopo l’approvazione della risoluzione presentata alle comunicazioni rese dal Ministro Tommaso Foti alle Camere nelle giornate del 30 settembre e del 1°ottobre”. In materia di fisco, si aggiunge, “prosegue il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro che il Governo sta portando avanti dall’inizio della legislatura. In particolare, la manovra riduce la seconda aliquota Irpef che, dall’attuale 35 per cento passa al 33 per cento, limitando i benefici per i redditi più alti”. Dalla revisione della spesa dei ministeri il governo attende risorse per 2,3 miliardi nel 2026 a copertura della prossima manovra che saliranno a circa 2,5 miliardi nel 2027 e a circa 3,2 miliardi nel 2028. Mentre per la copertura delle misure arriveranno 5 miliardi di euro circa dalla rimodulazione delle spese del PNRR nel 2026. Anche da banche e assicurazioni arriveranno risorse per circa 4,3 miliardi l’anno nel 2026 e nel 2027 e ulteriori 2,3 miliardi nel 2028. “Oltre agli effetti di miglioramento del quadro di finanza pubblica dovuti alla rimodulazione del PNRR – si legge nel DPB – concorrono al finanziamento della manovra, sul versante delle entrate, in particolare, le risorse reperite a carico del settore finanziario e assicurativo e, dal lato della spesa, specifici interventi sugli stanziamenti del bilancio dello Stato”. Taglio dell’Irpef “In materia di fisco, prosegue il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro che il Governo sta portando avanti dall’inizio della Legislatura. In particolare, la manovra riduce la seconda aliquota IRPEF che, dall’attuale 35 per cento passa al 33 per cento, limitando i benefici per i redditi più alti”. Per l’intervento sull’aliquota intermedia dell’Irpef sono previsti in vista della legge di bilancio circa 2,76 miliardi di euro l’anno per il triennio 2026-2028.
Detrazioni per interventi edilizi
Nella manovra “sono prorogate al 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi e le misure di esenzione ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari”.
Imprese e innovazione
Nell’ambito degli interventi finalizzati al sostegno delle imprese e, più in generale, all’innovazione, oltre al credito d’imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (Zes) e a quello per le zone logistiche semplificate (Zls), è prevista una specifica misura per favorire gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento. Sono, inoltre, finanziati i contratti di sviluppo e la “Nuova Sabatini”. Nel dettaglio, il sostegno alle imprese e all’innovazione è quantificato in circa 3 miliardi di euro nel 2026 (0,13% del Pil), 2,3 miliardi nel 2027 (0,10%) e circa 1,8 miliardi nel 2028 (0,08%).
Famiglie, caregiver e revisione Isee
Stanziati nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà. Inoltre, al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate si introduce una revisione della disciplina per il calcolo dell’Isee, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro annui. Nella manovra viene rifinanziata, per le annualità 2026 e 2027, la ‘Carta dedicata a te’ destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Specifiche risorse sono destinate al completamento della riforma del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare ed è potenziata, per l’anno 2026, la misura già prevista nel 2025 per le lavoratrici madri di due o più figli titolari di reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro su base annua. Lo stanziamento per famiglia e welfare ammonta a circa 1,6 miliardi, secondo quanto si evince dalle tabelle del Dpb. Difesa
Per la spesa nella difesa “l’Italia ha già espresso l’interesse a fare ricorso allo strumento finanziario europeo SAFE (Security Action For Europe), per un ammontare pari a circa 15 miliardi”. L’impegno ad aumentare la spesa fino allo 0,5% del Pil, prosegue il DPB, “garantirebbe il rispetto degli impegni assunti in ambito internazionale e sarebbe compatibile con il mantenimento del rapporto deficit/PIL al di sotto della soglia del 3 per cento lungo tutto l’orizzonte considerato”. In ogni caso, precisa ancora il Documento, “la valutazione sulla richiesta di attivazione della clausola di salvaguardia nazionale è rimandata a una fase successiva, tenuto anche conto dell’obiettivo di uscire dalla Procedura per Disavanzi Eccessivi”.
Lavoro
La detassazione di quote del salario sarà prevista anche per i dipendenti pubblici e affiancherà gli interventi in materia di rinnovo dei contratti e la tassazione agevolata sui premi di risultato nel privato. “Nel settore pubblico, si prevede una misura di agevolazione fiscale sul trattamento accessorio”.
Sanità
Agli incrementi del fondo per il finanziamento del servizio sanitario nazionale previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi annui per il biennio successivo. Una parte di tali risorse è destinata ad assunzioni e al miglioramento dei trattamenti in favore del personale sanitario. Bonus edilizi
Nella manovra “sono prorogate al 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi e le misure di esenzione ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari”. Anche per il prossimo anno quindi i lavori sulle prime case avranno una detrazione del 50%, al 36% per le seconde case.
Pensioni
“Con riferimento alle pensioni – si legge nel DPB – nel biennio 2027-2028, si conferma, ad esclusione dei lavori gravosi e usuranti, l’aumento graduale dei requisiti di accesso al pensionamento connessi all’adeguamento all’aspettativa di vita”. L’impegno finanziario è quantificato in circa 460 milioni di euro nel 2026, circa 1,8 miliardi nel 2027 e circa 1,15 miliardi nel 2028.
Fondo sentenze
Nella manovra è previsto uno specifico fondo una tantum nel 2026 per fronteggiare gli effetti finanziari che potrebbero derivare dalle sentenze dei plessi giurisdizionali nazionali ed europei, come preannunciato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Al fondo è destinato lo 0,09% del Pil, ovvero oltre 2 miliardi.






