venerdì, Novembre 7, 2025

Chiesto il processo per 30 indagati dopo la commemorazione di Acca Larentia

La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di una trentina di persone, tra cui diversi appartenenti a CasaPound, in relazione ai saluti romani eseguiti durante la manifestazione del 7 gennaio 2024 in via Acca Larentia, davanti all’ex sede del Movimento Sociale Italiano. Il pubblico ministero Lucia Lotti ha firmato la richiesta di processo dopo mesi di indagini sulle immagini e sui video diffusi durante la commemorazione dei tre giovani militanti missini uccisi nel 1978, evento che ogni anno richiama gruppi dell’estrema destra italiana. Secondo l’accusa, nel corso del raduno sarebbero stati ripetuti gesti e slogan riconducibili all’ideologia fascista, configurando il reato previsto dalla legge Scelba e dalla legge Mancino, che puniscono l’apologia del fascismo e la propaganda di simboli riconducibili al regime. Tra gli indagati compaiono esponenti noti dell’ambiente romano di CasaPound, molti dei quali difesi dall’avvocato Domenico Di Tullio. Il giudice per l’udienza preliminare ha fissato la prima data del processo al 9 dicembre 2025. Il caso di Acca Larentia, tornato ciclicamente al centro del dibattito politico e giudiziario, rappresenta uno dei dossier più seguiti dalla magistratura capitolina sui reati di apologia e manifestazioni fasciste. A Roma, negli ultimi anni, la Procura ha aperto diversi fascicoli analoghi in occasione di cerimonie commemorative o manifestazioni di piazza, con l’obiettivo di verificare il rispetto della legge e dei limiti imposti dalla Costituzione alle espressioni politiche che richiamano il fascismo.

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