“Contro la criminalità non bastano le operazioni di polizia: servono investimenti mirati, continui, nei quartieri più esposti al degrado e all’illegalità. Il modello Giubileo ha dimostrato che la sicurezza si costruisce anche con la presenza costante dello Stato sul territorio.” Con queste parole, il questore di Roma ha tracciato questa mattina un bilancio delle attività di controllo e prevenzione condotte negli ultimi mesi nella Capitale, in occasione di un incontro con la stampa presso la sede della Questura di via San Vitale. Il riferimento è al cosiddetto “modello Giubileo”, un piano straordinario di sicurezza messo in campo in vista del Giubileo 2025, che ha visto la collaborazione tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale per presidiare i punti nevralgici della città – dalle basiliche ai nodi di trasporto, fino alle aree periferiche più fragili. “Abbiamo ottenuto risultati concreti – ha sottolineato il questore –. Gli interventi nelle zone di Tor Bella Monaca, San Basilio, Corviale e nel quadrante est della città hanno portato a decine di arresti, sequestri di droga e armi, e allo smantellamento di diverse piazze di spaccio. Ma il vero successo è aver restituito fiducia ai cittadini, che tornano a segnalare, a collaborare, a credere nella legalità.” Il piano, tuttavia, non si limita all’aspetto repressivo. Nei quartieri a maggiore criticità, il modello Giubileo ha previsto anche la riqualificazione di spazi urbani, l’apertura di nuovi presidi e la presenza di pattuglie fisse a piedi, a cavallo o in bicicletta. Un dispositivo che, secondo la Questura, ha consentito una riduzione degli episodi di microcriminalità e un miglioramento della percezione di sicurezza. Il questore ha poi ricordato come la sinergia con le istituzioni locali e il mondo associativo sia stata determinante: “Dove lo Stato investe, la criminalità arretra. La sicurezza è un diritto, ma anche un investimento: scuole, centri di aggregazione, illuminazione e controlli costanti sono strumenti fondamentali per sottrarre terreno alla devianza.” In vista dei grandi eventi del prossimo anno, il dispositivo di sicurezza rimarrà attivo, con rinforzi previsti in occasione delle festività e delle celebrazioni religiose che attireranno milioni di pellegrini nella Capitale. “Roma – ha concluso il questore – ha dimostrato di saper coniugare accoglienza e sicurezza. Il nostro obiettivo ora è consolidare questi risultati e renderli strutturali, non solo emergenziali.”






