mercoledì, Novembre 5, 2025

Agguato al Quarticciolo, in carcere con l’accusa di tentato omicidio un 48enne

È stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio il presunto autore della sparatoria avvenuta la sera del 7 luglio scorso in via Manfredonia, nel cuore del Quarticciolo, periferia est della Capitale. A finire in manette è un 48enne romano, già noto alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio di droga. L’uomo, che si trovava già detenuto nel carcere di Regina Coeli, ha ricevuto in cella la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma al termine di un’inchiesta condotta dai carabinieri della Compagnia Casilina, coordinati dalla Procura capitolina.

Il movente: il controllo della “piazza” della Fontanella

Secondo quanto emerso dalle indagini, il movente della sparatoria sarebbe legato a contrasti per il controllo della piazza di spaccio denominata “La Fontanella”, una delle aree più attive e contese del Quarticciolo. Una disputa interna tra gruppi rivali che avrebbe fatto esplodere la violenza nel quartiere, trasformando la strada in un teatro di regolamenti di conti. La sera del 7 luglio, intorno alle 22.30, un cittadino tunisino di 25 anni è stato raggiunto da due colpi di pistola — uno alla coscia e uno al polpaccio — mentre si trovava nei pressi di un bar della zona. Soccorso dai passanti e trasportato in ambulanza al Policlinico di Tor Vergata, il giovane è stato sottoposto a intervento chirurgico d’urgenza e successivamente dimesso con una prognosi di 30 giorni.

Le indagini: telecamere e testimoni decisivi

Gli investigatori dell’Arma hanno avviato immediatamente un’articolata attività d’indagine, ascoltando diversi testimoni presenti in zona e acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate lungo via Manfredonia e nelle strade limitrofe. Dall’analisi dei filmati è stato possibile ricostruire con precisione la dinamica dell’agguato: l’uomo avrebbe avvicinato la vittima a piedi, esplodendo più colpi di pistola a distanza ravvicinata prima di darsi alla fuga con l’arma ancora in pugno. Grazie ai fotogrammi e alle testimonianze raccolte, i carabinieri sono riusciti a identificare il 48enne come autore del gesto. Un successivo sopralluogo nella sua abitazione ha permesso di rinvenire gli abiti indossati al momento della sparatoria, ancora sporchi di polvere da sparo e compatibili con quelli immortalati dalle telecamere.

Un quartiere sotto pressione

Il Quarticciolo, da anni considerato una delle zone più complesse della periferia est di Roma, torna così al centro delle cronache per episodi di violenza legati al traffico di stupefacenti. Le forze dell’ordine avevano già intensificato i controlli dopo una serie di segnalazioni di residenti preoccupati per la ripresa delle attività illecite nelle strade del quartiere. L’arresto del 48enne, fanno sapere fonti investigative, rappresenta “un passo importante verso il ripristino della legalità in un’area da troppo tempo sotto il dominio di gruppi criminali”. Le indagini, tuttavia, restano aperte: gli inquirenti stanno cercando di individuare eventuali complici e chiarire se l’agguato fosse parte di una più ampia guerra tra bande per il controllo delle piazze di spaccio della zona est della Capitale.

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