Una ricorrenza dal forte valore storico e simbolico quella celebrata ieri presso la caserma “Santa Barbara” di Anzio, sede della Brigata Informazioni Tattiche. Nella struttura militare è andata in scena la cerimonia conclusiva per il centenario della posa del cavo cablografo per le Americhe, un’opera pionieristica lunga 13.601 chilometri che, un secolo fa, rivoluzionò il modo di comunicare tra Europa e Sud America. Un evento che ha unito memoria storica, diplomazia e orgoglio tecnologico, alla presenza di numerose autorità civili e militari. Tra i presenti l’Ambasciatore della Repubblica Argentina, S.E. Marcelo Martin Giusto, il sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio, il Presidente Nazionale dell’UNUCI, Generale di Brigata (a.) Federico Sepe, e il Presidente del Club Lions Anzio-Nettuno Host, Avv. Donato Gallina, accompagnato dal Vice Governatore del Distretto Lions, Dott. Capezzone, intervenuto in rappresentanza della Governatrice Sig.ra Puddu. La cerimonia si è aperta con il benvenuto del Generale di Brigata Ettore Pontiroli, comandante della Brigata Informazioni Tattiche, che ha ricordato con precisione storica l’importanza della palazzina dell’Italcable, custodita all’interno della caserma: proprio lì, cento anni fa, iniziò la straordinaria impresa di collegare l’Italia e l’Europa con le Americhe attraverso un cavo sottomarino. Dopo i saluti istituzionali dell’ambasciatore argentino e delle autorità civili e associative, l’attenzione si è concentrata sulla presentazione del volume storico a cura del Colonnello della riserva della Guardia di Finanza Severino, che ha ripercorso con aneddoti e curiosità le fasi di progettazione e posa del cavo. L’incontro si è concluso con un momento di riflessione sul valore di quella straordinaria opera di ingegneria e cooperazione internazionale: un ponte invisibile che, cento anni fa, unì due continenti e che ancora oggi rappresenta un simbolo della forza del dialogo e del progresso tecnologico.






