Roma torna a essere teatro di truffe informatiche sofisticate: stavolta la vittima è una famiglia di Cinecittà Est, colpita dalla cosiddetta tecnica del “bonifico contrario” attraverso spoofing telefonico. L’hacker, riuscendo a impersonare istituti bancari e servizi legittimi, è riuscito a convincere i familiari a effettuare quasi venti bonifici, per un totale di diverse migliaia di euro. Secondo quanto ricostruito, l’episodio è iniziato con una chiamata apparentemente proveniente dalla banca della famiglia, con numeri falsificati ma convincenti. L’interlocutore, con tono autoritario, ha suggerito di effettuare un bonifico per “verifiche urgenti di sicurezza” sul conto corrente. Ingannati dalla serietà apparente della comunicazione, i componenti della famiglia hanno eseguito le operazioni, ignari di essere in realtà di fronte a un raggiro sofisticato. Una volta scoperta la truffa, la famiglia si è rivolta all’associazione Codici, che ha supportato le vittime nell’attivazione delle procedure di recupero del denaro. Grazie all’intervento dell’Arbitro Bancario e Finanziario, la famiglia ha ottenuto un risarcimento parziale, dimostrando come sia possibile, in alcuni casi, limitare i danni di queste frodi complesse. Gli esperti sottolineano che la tecnica dello spoofing è in crescita: i truffatori manipolano i numeri di telefono o le mail per sembrare istituzioni affidabili, approfittando della fiducia delle persone. La vicenda di Cinecittà Est è solo l’ultimo episodio di una serie che, secondo le stime, colpisce ogni anno centinaia di cittadini romani. Le autorità e le associazioni dei consumatori invitano a verificare sempre l’identità del chiamante, non seguire indicazioni urgenti via telefono e segnalare immediatamente qualsiasi operazione sospetta, per ridurre il rischio di cadere vittime di truffe di questo tipo.






