sabato, Novembre 1, 2025

Anzio, al via la Valutazione di Impatto Ambientale per il maxi intervento anti-erosione da 5 milioni di euro: in salvo il litorale di ponente

È ufficialmente partito in Regione Lazio l’iter della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per il grande progetto di difesa costiera che punta a salvare le spiagge e la costa di Anzio, in particolare il litorale di ponente, oggi tra le aree più colpite dai fenomeni erosivi. Un investimento da oltre 5 milioni di euro, che rappresenta una delle più importanti operazioni di recupero ambientale e protezione del territorio degli ultimi anni. L’intervento riguarda il tratto di costa compreso tra le Grotte di Nerone e la Riserva naturale di Tor Caldara, circa tre chilometri di litorale suddivisi in 14 celle delimitate dai pennelli a T già realizzati in precedenza come opere di difesa rigida. Si tratta di 15 strutture costruite in due diverse fasi: la prima tra il 2011 e il 2012, concentrata nella zona di Tor Caldara, e la seconda completata nel 2024, estesa fino all’area delle Grotte di Nerone. Le analisi tecniche e i sopralluoghi condotti nel luglio 2025 hanno evidenziato una situazione molto eterogenea lungo la linea di costa. Nel tratto settentrionale, tra Lido di Cincinnato e Lido delle Sirene, la morfologia appare ormai stabilizzata: le opere realizzate in passato hanno permesso di contenere l’erosione e di trattenere efficacemente i sedimenti sabbiosi, preservando l’ampiezza della spiaggia e proteggendo le infrastrutture retrostanti. Diversa, invece, la situazione nel tratto centrale e meridionale, dove il mare continua a erodere la sabbia e a minacciare gli stabilimenti e la viabilità costiera. L’obiettivo del nuovo piano sarà quello di rafforzare e ottimizzare le difese esistenti, favorendo anche il ripascimento naturale e la rigenerazione degli ecosistemi marini. Con l’avvio della procedura di VIA, il progetto entra così nella sua fase decisiva. Un passaggio atteso da anni, che segna un punto di svolta nella lotta contro l’erosione costiera e che potrebbe restituire al litorale di Anzio non solo sicurezza ambientale, ma anche un futuro di valorizzazione turistica sostenibile.

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