lunedì, Novembre 17, 2025

Manovra 2026 bollinata: confermati tagli ministeriali, rottamazione e sgravi fiscali su Irpef e affitti brevi

Il disegno di legge di Bilancio 2026 e il bilancio pluriennale sono stati ufficialmente bollinati dalla Ragioneria dello Stato e inviati dal MEF alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, confermando gran parte delle misure già anticipate nelle bozze, ma con importanti aggiornamenti. Il testo passa da 137 a 154 articoli, grazie all’aggiunta di disposizioni relative allo Stato di previsione dei vari ministeri e a modifiche fiscali di rilievo. Sul fronte della tassazione sugli affitti brevi, l’articolo 7 conferma la cedolare secca al 21%, ma solo per contratti privi di intermediazione immobiliare o portali online. Sono stati ridotti i tagli al Fondo per il cinema e l’audiovisivo, che passeranno da 190 a 150 milioni nel 2026 e da 240 a 200 milioni nel 2027. La spending review prevede complessivamente 7,15 miliardi di euro di riduzioni per ministeri e amministrazioni centrali tra il 2026 e il 2028, con Infrastrutture e Trasporti (520 milioni), Economia e Finanze (450 milioni) e Ambiente e Sicurezza Energetica (370 milioni) tra i più colpiti. Anche la Presidenza del Consiglio contribuirà con 50 milioni annui dal 2026. Sul fronte fiscale, confermata la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi tra 28mila e 50mila euro, la tassazione ridotta al 5% per aumenti contrattuali 2025-2026 per redditi fino a 28mila euro, la riduzione fiscale su straordinari e lavoro domenicale e l’aumento della deduzione dei buoni pasto a 10 euro. La misura dell’Irpef interesserà circa 13,6 milioni di contribuenti, con un costo stimato di 3 miliardi all’anno. Per le banche e assicurazioni, l’aumento dell’Irap di due punti percentuali porterà un gettito stimato di 4 miliardi fino al 2030. Modifiche anche sulla deducibilità degli interessi passivi e delle svalutazioni sui crediti per gli istituti di credito. La nuova rottamazione consente la sanatoria dei carichi dal 2020 al 2023, esclusi quelli derivanti da accertamenti, con pagamento in unica soluzione entro il 31 luglio 2026 o in 54 rate bimestrali fino al 2035, interessi al 4% annuo e pagamento minimo di 100 euro per rata. Introducendosi una norma anti-furbetti: chi non rispetta il piano perde i benefici. Tra le novità fiscali, sale da 200mila a 300mila euro la flat tax per i contribuenti che riportano la residenza in Italia, con un raddoppio della tassazione per i familiari. Per le pensioni basse, confermato l’aumento di 20 euro mensili dal 2026 per circa 1,1 milioni di pensionati con età minima di 67-70 anni a seconda della tipologia di assegno, con una spesa prevista di 295 milioni nel 2026. Infine, sul fronte politico, Forza Italia ha espresso forte contrarietà alla nuova norma sui dividendi che impone una partecipazione minima del 10%, denunciando il rischio di doppia tassazione sugli utili e riduzione della competitività del sistema imprenditoriale italiano. La manovra conferma dunque l’impianto della prima bozza, con conferme su spesa pubblica, tassazione e interventi sulle pensioni, ma introduce aggiustamenti mirati su cinema, affitti brevi e istituti di credito, in attesa dell’esame parlamentare.

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