giovedì, Dicembre 4, 2025

Serena Mollicone, al via l’appello bis: la Cassazione riapre il processo

Riparte oggi, presso la terza Corte d’Assise d’Appello di Roma, il nuovo processo per fare luce sull’omicidio di Serena Mollicone, la studentessa di Arce trovata morta nel giugno del 2001. Questo processo bis è stato disposto dopo la decisione della Corte di Cassazione, che a marzo ha annullato l’assoluzione della famiglia Mottola, giudicando non sufficientemente motivate le precedenti sentenze. Sul banco degli imputati ci sono Franco Mottola, ex maresciallo dei carabinieri di Arce, sua moglie Anna Maria e il figlio Marco, accusati di aver agito in concorso nel delitto della giovane. La Cassazione ha rilevato che i giudici d’appello si sono limitati a confermare la sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d’Assise di Cassino, senza esaminare in modo critico i punti controversi già emersi in primo grado. Il nodo centrale resta la dinamica dell’omicidio. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Serena fu aggredita nella caserma dei carabinieri, al termine di un confronto con Marco Mottola, e perse conoscenza dopo un colpo alla testa. In seguito, sarebbe stata legata e lasciata in un bosco nella zona di Fonte Cupa, a circa dieci chilometri da Arce, dove fu rinvenuta due giorni dopo. La Cassazione ha sottolineato che la prima sentenza parlava di una ricostruzione “plausibile” dell’accaduto, pur con alcuni elementi indiziari da approfondire. Tuttavia, anziché sviluppare questa ipotesi, i giudici d’Appello si sarebbero limitati a elencare le incongruenze, senza indicare un’alternativa più convincente. Particolare rilievo avrà la testimonianza, mai confermata in aula a causa del suo suicidio, del brigadiere Santino Tuzi, che riferì di aver visto Serena entrare in caserma la mattina del 1° giugno 2001, senza mai vederla uscire. Un dettaglio decisivo che potrebbe rappresentare un tassello fondamentale nel nuovo processo.

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