“Rivendichiamo le nostre politiche migratorie, gli sbarchi sono diminuiti del 30% e i rimpatri aumentati del 52%. Rivendico la scelta dei centri in Albania,vedremo se alla fine funzioneranno però una domanda la voglio fare: non vi sembra bizzarro che nella proposta della Commissione Ue di una lista europea di Paesi sicuri ci siano tutte le nazioni da cui arrivano i migranti per i quali i giudici italiani non hanno convalidato il trasferimento in Albania. Chi ha torto o ragione? È l’Europa diventata xenofoba o sono alcuni giudici italiani che fanno scelte dettate da ragioni ideologiche? Uno dei due deve avere ragione e uno torto”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera, in sede direplica dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Non credo si possa definire il nostro negazionismo” sul Green Deal, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni durante la replica al dibattito alla Camera sulle sue comunicazioni alla vigilia del Consiglio europeo. “Ho premesso che condividiamo gli obiettivi di riduzione delle emissioni, che condividiamo la necessità di lavorare su questo tema – ha aggiunto la presidente del Consiglio – ma ho anche sottolineato che lo si deve fare tenendo conto della realtà, con pragmatismo”. Meloni ha poi criticato “l’approccio ideologico” di chi “pretende che l’Europa faccia di più, nonostante stiamo rischiando la deindustrializzazione, aiutando i nostri competitori sistemici e senza neppure sostenere seriamente l’ambiente”. “Sono fiera della legge di bilancio che abbiamo fatto, sono anche fiera del lavoro che ha fatto il ministro Giorgetti, sono fiera del fatto che in questi tre anni questo governo avendo poche risorse a disposizione, ha stabilito una strategia e l’ha perseguita senza tentennamenti”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera replicando al dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo.”Abbiamo scelto delle priorità: famiglia, natalità, poteri d’acquisto, salari, sanità, sostegno alle imprese che assumevano e che investivano e ogni legge di bilancio abbiamo aggiunto un pezzetto”, ha aggiunto.”Mi colpisce non aver sentito assolutamente nessuno citare una innovazione che ha introdotto questo governo con la legge di bilancio che dovrebbe essere abbastanza cara alla sinistra, la detassazione degli aumenti contrattuali. Mi stupisce che su questo nessuno abbia ritenuto di dire neanche una parola, però tutto va a letto come parte di un disegno e io sono fiera”, ha concluso.”Io penso che quella sia ideologia – ha aggiunto – perché chiedere invece di adeguare, fermo restando gli obiettivi, le scelte alla realtà che si ha di fronte, non è ideologia: si chiama pragmatismo”. L’aula della Camera ha approvato con 197 voti favorevoli e 104 contrari la risoluzione della maggioranza dopo le comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre. Approvata anche la risoluzione di Azione con 191 favorevoli, 43 contrari e 60 astenuti, approvata anche la riformulazione del capoverso 9 con 193 favorevoli e 91 contrari e sette astenuti. Respinte le risoluzioni del Movimento 5 stelle, del Partito democratico, di Avs, Italia viva e +Europa. “Presidente Meloni, non decide lei cosa dice l’opposizione. Lei oggi festeggia tre anni del suo governo ma gli italiani non hanno niente da festeggiare, i salari si sono abbassati, le tasse sono ai massimi dal 2020, sono aumentai i lavoratori poveri e le nascite sono scese, già dall’anno scorso”. Lo dice Elly Schlein in aula in dichiarazione di voto sulle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “I prezzi degli affitti sono aumentati del 10 per cento in una anno e del 45 per cento quelle delle singole stanze, lo chieda agli studenti. Abbiamo le bollette più care d’Europa, è la prima questione delle imprese, ma in un anno non avete fatto niente su questo. Con il suo governo sono aumentate di un milione e mezzo le persone che rinunciano a curarsi, mentre alcuni nel suo governo si arricchisce con le cliniche private. Da tre anni ci racconta un film a colori mentre l’Italia racconta un film in bianco e nero”, aggiunge Schlein. “Con questa manovra fate un altro regalo ai più ricchi: ai lavoratori del ceto medio state dando meno di quanto togliete con il drenaggio fiscale, fate due conti”. “Sono preoccupanti le sue parole contro il superamento dell’unanimità nell’Unione europea, soprattutto adesso che leggiamo che il suo alleato Orban vuole di nuovo mettere i suoi veti per aiutare Putin. Questa subalternità a Trump, a Orban, la paga a caro prezzo il nostro paese perché va contro l’interesse nazionale”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, rivolgendosi alla premier Giorgia Meloni durante la dichiarazione di voto al termine del dibattito sul Consiglio europeo. “Lei – ha aggiunto la Schlein – ha detto che non vuole essere subalterna ma gli atti dimostrano il contrario. Ha detto stamattina che possiamo rafforzare la nostra competitività e la nostra sicurezza, invece avete accettato a testa bassa l’aumento delle spese militari al 5%. E questo mentre ancora oggi lei si dichiara contraria alla difesa comune europea dicendo che è solo una competenza nazionale. Ha addirittura rivendicato di aver agito perché lo strumento Edip non compri solo dall’industria europea, ma compri anche da Trump. Ma questo, presidente, ci rende più dipendenti sulla sicurezza, non meno dipendenti”.Ha aggiunto la leader Pd: “Ha detto che non ha mai garantito a Trump per le big tech: allora presidente doveva essere un sosia di Giorgetti quello che al G7 ha accettato di cancellare le tasse minime globali sulle multinazionali americane, un altro regalo più ricchi”.
Meloni: “Con Kiev ma senza inviare truppe, sì allo Stato di Palestina ma senza Hamas”. Le opposizioni: “Subalterna a Trump”






