domenica, Novembre 2, 2025

Anzio, viale Europa 16: viaggio nel degrado tra occupazioni abusive, fogne a cielo aperto e rischio sanitario

Una puzza di fogna accoglie chiunque varchi il cancello del complesso di viale Europa 16, un gruppo di otto palazzine oggi simbolo del degrado urbano e dell’abbandono istituzionale. Un luogo dimenticato, dove ottanta famiglie vivono in condizioni igienico-sanitarie al limite, tra umidità, scarichi fatiscenti e cumuli di rifiuti. Solo una delle palazzine risulta di proprietà del Comune di Anzio, mentre le altre sette sono sotto il controllo del Tribunale di Roma, affidate a un curatore fallimentare dopo il crack della società costruttrice, avvenuto ormai vent’anni fa. Da allora, l’intero complesso è scivolato in una spirale di occupazioni abusive e incuria strutturale. Secondo quanto emerge da fonti locali, almeno il 90% degli appartamenti è occupato senza titolo, una realtà che si trascina da anni, alimentando tensioni sociali e creando una zona grigia difficile da gestire. Negli ultimi mesi, inoltre, sono stati notificati diversi sfratti, ma l’assenza di alternative abitative e l’elevato numero di minori e persone fragili coinvolte hanno reso gli sgomberi particolarmente complessi. Camminando tra le palazzine, si incontrano muri scrostati, infiltrazioni d’acqua, impianti fatiscenti e cortili invasi da rifiuti. I residenti parlano di una situazione ormai insostenibile: fogne intasate, scarichi a cielo aperto, ascensori fuori uso e continui blackout elettrici. «Viviamo in un inferno – racconta una delle inquiline –. L’odore è insopportabile, i bambini si ammalano e nessuno interviene. Siamo invisibili». Il complesso di viale Europa 16 è diventato, nel tempo, un emblema del fallimento delle politiche abitative e della mancanza di un piano di recupero urbano concreto. A farne le spese, ancora una volta, sono famiglie che, tra degrado e incertezza, cercano ogni giorno di sopravvivere ai margini di una città che sembra averle dimenticate.

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