In sole tre stanze, con un unico bagno e letti improvvisati, vivevano sedici persone facendosi spazio tra spazi angusti, impianti elettrici manomessi con fili scoperti e prese fissate al muro con nastro adesivo. Dietro la facciata di un normale condominio dell’Esquilino, nel cuore della Capitale, si nascondeva un B&B abusivo trasformato in un dormitorio clandestino. Erano stati i residenti del quartiere a lamentare alle forze dell’ordine un via vai sospetto di persone, odori forti e rumori continui. Da quelle segnalazioni è partito il blitz degli agenti della Divisione Amministrativa della Questura e del Commissariato di P.S. Esquilino, che, una volta fatta irruzione nell’appartamento, si sono trovati di fronte a condizioni di degrado estremo e gravi violazioni delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza. Oltre alle condizioni igieniche catastrofiche, gli agenti hanno riscontato l’assenza di qualsivoglia autorizzazione amministrative e comunicazione alle Autorità competenti. Gli approfondimenti successivi hanno permesso di scoprire che la sistemazione di fortuna era offerta a fronte di un pagamento di 70 euro al mese o 10 euro al giorno, a seconda della durata del soggiorno. L’intera struttura è stata posta sotto sequestro preventivo, mentre i tre proprietari, tutti di origine bengalese, sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, che, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, ha convalidato il provvedimento cautelare.
