mercoledì, Novembre 5, 2025

Corse clandestine: la protesta dei residenti a Ponte di Nona

Le notti di Roma Est diventano sempre più pericolose. A Ponte di Nona, quartiere in rapida espansione alle porte della Capitale, i residenti tornano a denunciare il fenomeno delle corse clandestine che, con il favore del buio, trasformano le strade del quartiere in una sorta di autodromo improvvisato. «Ogni fine settimana è la stessa storia – raccontano alcuni abitanti di via Don Primo Mazzolari –. Dopo mezzanotte arrivano decine di auto e moto, si piazzano lungo la strada e cominciano a correre, sgommare, fare gare. Ci sono schiamazzi, rumori assordanti e il rischio costante che qualcuno si faccia male». Le segnalazioni si moltiplicano anche in via Raul Chiodelli e nella zona del centro commerciale Roma Est, dove gruppi di giovani si danno appuntamento tramite chat o social network per organizzare vere e proprie gare non autorizzate, tra lo sguardo impaurito dei residenti e l’impotenza di chi, pur chiamando le forze dell’ordine, vede spesso gli organizzatori dileguarsi prima dei controlli. «Corrono fino alle tre di notte, senza marmitte, a folle velocità – spiega un altro residente –. A volte arrivano anche spettatori, ragazzi che filmano tutto col cellulare e pubblicano i video online. È diventato un pericolo per chi rientra a casa tardi o attraversa la strada». Il fenomeno non è nuovo: già da mesi le associazioni di quartiere avevano chiesto più controlli notturni e telecamere nei punti più critici, denunciando l’assenza di presidi fissi e una viabilità che, con i lunghi rettilinei e la scarsità di illuminazione, favorisce comportamenti pericolosi. Dalla Polizia Locale di Roma Capitale fanno sapere che sono in corso pattugliamenti straordinari e che, nelle ultime settimane, sono state elevate diverse sanzioni per guida pericolosa e modifiche irregolari ai veicoli. Ma per i cittadini non basta: «Servono dissuasori, autovelox e controlli costanti, non solo quando succede qualcosa di grave». Intanto, sui social, cresce la rabbia e la paura. «Non è più solo un problema di rumore o disturbo – scrivono in un gruppo di zona –. È una questione di sicurezza. Qui qualcuno, prima o poi, ci lascerà la vita». A Ponte di Nona, come in molte altre aree della Capitale, la richiesta è una sola: riportare ordine e legalità sulle strade, prima che la voglia di divertimento di pochi metta a rischio la vita di molti.

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