Decine di petroliere appartenenti alla “flotta ombra” russa sono state identificate nel Golfo di Finlandia nel giro di una settimana. Lo ha riferito l’emittente finlandese Yle, mentre gli esperti hanno avvertito che le vecchie navi aumentano il rischio di fuoriuscita di petrolio. Yle ha identificato 31 imbarcazioni presenti nell’elenco delle sanzioni della Ue, appartenenti alla “flotta ombra” di Mosca, imbarcazioni nel golfo di Finlandia la cui dubbia proprieta’ e’ stata utilizzata per aggirare le sanzioni occidentali sul petrolio. Mikko Hirvi, responsabile della sicurezza marittima della guardia di frontiera finlandese, non e’ rimasto sorpreso dai numeri. “Le spedizioni russe nel Golfo di Finlandia sono ai livelli prebellici, il che significa che questo traffico e’ in gran parte effettuato dalla flotta ombra”, ha detto Hirvi all’AFP. La scorsa settimana, l’Unione Europea ha aggiunto oltre 100 altre petroliere alla sua lista nera nell’ambito di un nuovo pacchetto di sanzioni, vietando alle navi di accedere ai porti e di ricevere servizi all’interno dell’UE. L’UE sta inoltre cercando di aumentare la capacita’ dei suoi Stati membri di effettuare ispezioni sulle navi. Trasportando principalmente petrolio greggio, ma anche prodotti raffinati come benzina e diesel, le navi che attraccano principalmente nei porti russi del Baltico di Ust-Luga e Primorsk costituiscono una “bomba a orologeria ambientale”, secondo gli esperti intervistati da Yle. “Il rischio di incidenti ambientali, soprattutto nel Mar Baltico e in particolare nel Golfo di Finlandia, e’ chiaramente a un livello elevato”, ha affermato Hirvi. “Cio’ e’ dovuto alle cattive condizioni delle vecchie navi della flotta ombra, unite alle interferenze sul GNSS”, ha affermato, riferendosi alla disattivazione dei sistemi di tracciamento della navigazione. Solo sei delle navi identificate da Yle avevano meno di 15 anni. Secondo Hirvi, a seconda della gravita’ di una potenziale fuoriuscita di petrolio, cio’ “potrebbe causare costi molto significativi” per la Finlandia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso del suo consueto videomessaggio serale, ha parlato della situazione a Pokrovsk, spiegando che la cattura della città è l’obiettivo principale di Mosca. “Ho parlato con i militari. Ho prestato particolare attenzione a Pokrovsk, così come al distretto limitrofo. È lì che si trova attualmente il maggior numero di forze d’attacco dell’occupante e c’è una significativa attività d’assalto. I combattimenti continuano anche in città. Questo è il loro obiettivo principale, ovvero Pokrovsk”, ha dichiarato questa sera Zelensky. In merito a Pokrovsk, lo Stato maggiore delle forze armate ucraine oggi ha dichiarato che circa 200 militari russi sono penetrati in città. “Il nemico (l’esercito russo, ndr), sfruttando spazi interposizionali e piccoli gruppi d’infiltrazione, ha concentrato circa 200 militari in città”, ha dichiarato l’esercito ucraino. “La situazione nell’area dell’agglomerato Pokrovsk-Myrnohrad e lungo il settore Ocheretyne dell’asse Pokrovsk rimane complessa”, ha rappresentato lo Stato maggiore ucraino in un dispaccio. I test del missile “Burevestnik” sono un segnale all’Occidente? “La Russia si occupa costantemente di garantire la propria sicurezza. È proprio nell’ottica di questo obiettivo che vengono sviluppati nuovi sistemi d’arma, tra cui quello citato. Garantire la sicurezza è di vitale importanza per la Russia, soprattutto alla luce dell’atteggiamento militarista che sentiamo ora da parte degli europei, in primo luogo, che sono in uno stato di isteria interna, russofoba, aggressiva e bellicosa. In questo contesto, la Russia deve fare tutto il possibile per essere in grado di garantire la propria sicurezza”. Quanto allo stato delle relazioni con gli Stati Uniti, Peskov ha affermato che “i contatti informali sono nel complesso una componente molto importante del dialogo, tanto più alla luce del fatto che gli Stati Uniti hanno intrapreso una serie di azioni ostili nei confronti della Federazione Russa. Si tratta solo di un piccolo passo in un percorso molto lungo”. Ha poi riferito che non c’è stato un incontro tra Putin e l’inviato negli Usa Kirill Dmitriev dopo il ritorno di questi da Washington, “ma d’altra parte Dmitriev potrebbe aver riferito per telefono”. Sulle parole di Trump su un sottomarino nucleare al largo delle coste della Federazione Russa, ha tagliato corto: “Questo è il punto di vista del capo dello Stato americano”.
Ucraina: 30 petroliere flotta fantasma russa. Trump: “Putin fermi guerra invece di testare missili”






