Si infiamma lo scontro istituzionale tra Pietro Tidei, presidente del Consorzio per l’Osservatorio ambientale, e il sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene. Al centro della contesa, una cifra tutt’altro che irrilevante: 4,5 milioni di euro provenienti da Enel, che – secondo Tidei – il Comune di Civitavecchia non avrebbe ancora trasferito all’ente consortile. Il presidente, nonché sindaco di Santa Marinella, ha parlato di “ultimatum” e si dice pronto a ricorrere alle maniere forti pur di ottenere quanto dovuto. “È inaccettabile – ha dichiarato Tidei – che il Pincio trattenga fondi destinati all’Osservatorio ambientale, risorse che derivano dagli accordi con Enel e che devono essere impiegate per monitoraggi e interventi sul territorio. Se non arriveranno risposte immediate, adotteremo tutte le iniziative necessarie”. L’Osservatorio ambientale, nato per vigilare sugli impatti ambientali delle centrali energetiche del comprensorio, è un organismo partecipato dai Comuni di Civitavecchia, Santa Marinella e Tarquinia, oltre che dalla Regione Lazio. Negli ultimi anni, però, il consorzio ha denunciato ritardi nei trasferimenti dei fondi da parte delle amministrazioni, situazione che ne avrebbe compromesso la piena operatività. Dal canto suo, il sindaco Piendibene non ha ancora replicato ufficialmente, ma da ambienti vicini al Pincio trapela stupore per i toni usati da Tidei e la volontà di “fare chiarezza sui conti” prima di procedere a nuovi versamenti. Secondo alcune fonti comunali, parte delle somme Enel sarebbe ancora soggetta a verifiche di destinazione e vincoli di spesa. Il caso, però, rischia di trasformarsi presto in uno scontro politico aperto tra i due primi cittadini, legati da un passato di collaborazione ma oggi su posizioni sempre più distanti. Tidei, veterano della politica locale, rivendica la necessità di dare continuità alle attività di controllo ambientale in un’area segnata da decenni di presenza industriale e da problemi di inquinamento cronico. “Non si può giocare con la salute del territorio – ha ribadito il presidente –. Quei fondi servono per i cittadini, non per le casse comunali.” Una dichiarazione che suona come un avvertimento: se il Comune di Civitavecchia non interverrà rapidamente, il contenzioso potrebbe approdare nelle aule giudiziarie o diventare un nuovo fronte di tensione tra amministrazioni confinanti, in un momento già delicato per la gestione ambientale del litorale nord del Lazio.
Civitavecchia, Tidei lancia l’ultimatum al sindaco Piendibene: “Il Comune deve all’Osservatorio ambientale 4,5 milioni da Enel”






