Via Margutta celebra la decima edizione della Rome Art Week: tra arte antica e modernità nei lavori di Roberto Paolini

Si è chiusa con grande successo in via Margutta, la storica strada degli artisti nel cuore di Roma, la decima edizione della “Rome Art Week”, una delle manifestazioni di arte contemporanea più celebri e partecipate della Capitale. L’evento, che ogni anno richiama centinaia di artisti, critici, galleristi e appassionati d’arte, ha trasformato la via in un vivace laboratorio creativo a cielo aperto, tra esposizioni, performance e incontri. Tra i protagonisti di questa edizione anche Roberto Paoloni, grande esperto dell’arte etrusca che ha presentato due opere dal forte impatto visivo e concettuale, frutto di una ricerca stilistica che unisce la tradizione dell’arte classica e la sperimentazione contemporanea.
«Ho proposto due pezzi diversi come iconografia da quello che faccio di solito – racconta – un mix tra arte antica e moderna, dove la tecnica di realizzazione è quella tradizionale, tramandata da secoli, ma che si è evoluta fondendosi con lo stile dei graffiti. È stato emozionante vedere il pubblico affascinato da questo incontro tra due mondi apparentemente lontani». La Rome Art Week, nata per valorizzare l’arte contemporanea e promuovere il dialogo tra artisti e pubblico, si conferma anche quest’anno come uno degli appuntamenti più prestigiosi e innovativi del panorama culturale romano. Le opere esposte lungo via Margutta hanno raccontato il linguaggio mutevole dell’arte, tra sperimentazioni materiche, contaminazioni digitali e reinterpretazioni dei canoni estetici del passato. Per Roberto Paolini, la partecipazione all’evento ha rappresentato un momento di crescita e confronto: «Credo che l’arte debba sempre evolversi. È naturale cercare nuovi stimoli e lasciare che la mente creativa si apra al cambiamento. Questa esperienza mi ha ricordato che la tradizione non è un limite, ma una base su cui costruire il nuovo». Un messaggio che ben riassume lo spirito della Rome Art Week, capace di fondere memoria e innovazione, riaffermando via Margutta come simbolo senza tempo della creatività italiana.