Un pareggio che lascia l’amaro in bocca quello conquistato dal Cerveteri sul campo del Tarquinia, al termine di una gara combattuta e ricca di emozioni. Finisce 2-2, ma ai punti i verdazzurri avrebbero meritato qualcosa di più, dopo aver dominato a lungo la seconda frazione e sfiorato più volte il colpo da tre punti. Il tecnico dei Cervi deve fare i conti con un organico rimaneggiato: fuori per infortunio Ciaccia, Dato e Braglia, tre pedine importanti nello scacchiere etrusco. Nonostante le assenze, la squadra si presenta determinata e concentrata, ma nel primo tempo a colpire per primi sono i padroni di casa, che trovano il vantaggio con Lamberti. Il Cerveteri non si disunisce e continua a spingere, costruendo almeno due nitide occasioni per pareggiare. Prima Patrascu sfiora il gol con un destro velenoso, poi Piano arriva in ritardo di un soffio davanti al portiere, vanificando una palla d’oro. Nella ripresa cambia la musica. I verdazzurri alzano il baricentro, costringendo il Tarquinia nella propria metà campo. Tancredi colpisce una traversa clamorosa, mentre Ferruzzi chiama il portiere locale a un grande intervento. Il pareggio, però, è solo rimandato. A dieci minuti dalla fine Falco viene atterrato in area: l’arbitro indica il dischetto e Patrascu, freddo e preciso, firma l’1-1. La rimonta sembra completarsi poco dopo: all’83’ Ardeli svetta di testa su un cross perfetto e insacca il 2-1, scatenando la gioia dei cinquanta tifosi verdazzurri arrivati fino a Tarquinia per sostenere la squadra. Ma la festa dura poco. Quasi allo scadere, una punizione dal limite battuta da Marcomeni beffa la barriera e regala ai locali il definitivo pareggio. Tanti rimpianti, dunque, per il Cerveteri, che aveva già assaporato il sapore della vittoria. Resta però un punto importante, che porta la formazione etrusca a quota 10 punti in quattro gare, segno di una crescita costante e di una squadra in grado di giocarsela con chiunque.
