lunedì, Novembre 3, 2025

Disabile seviziato nella notte di Halloween: la procura procede per sequestro. Il sindaco di Moncalieri: “Siamo sotto shock”

La procura dei minori di Torino indaga per sequestro di persona e violenza privata su quanto sarebbe accaduto nella notte di Halloween a un ragazzo di 15anni di Moncalieri, nel Torinese. Gli indagati sono tre minori, due ragazzi e una ragazza, rispettivamente di 14, 15 e 16 anni, già accusati in passato di atti vandalici e danneggiamento. Secondo la denuncia della mamma del 15enne, con disagio cognitivo, i tre l’avrebbero chiuso in una stanza, l’avrebbero maltrattato e costretto a immergersi nel fiume Dora. Gli avrebbero anche rasato le sopracciglia e qualche ciuffo di capelli, oltre a spegnerli una sigaretta su una caviglia. Accetta, rinunciando alla serata che aveva programmato di passare con il nonno. Non sa che i tre, due ragazzi e una ragazza, gli hanno teso una trappola: lo portano in un appartamento di Torino e gli sequestrano il cellulare, lo picchiano, poi lo chiudono in bagno e ce lo tengono due ore. Quando esce, con una lametta, gli rasano le sopracciglia e i capelli, deturpandogli la capigliatura, e gli spengono una sigaretta sulla caviglia. Una tortura fisica e psicologica che non sembra finire: lo costringono ad uscire di casa, sotto la minaccia di un coltello. “A petto nudo lo hanno fatto mettere sotto una fontanella tra sputi e offese varie” – scrive la madre sui social. Infine gli ordinano di entrare nel Po. Il ragazzo viene lasciato libero solo il mattino dopo, e intorno alle 13 riesce a mettersi in contatto coi genitori. La storia, degna di un film dell’orrore, è stata scritta dalla mamma del ragazzo sulla pagina Facebook “Sei di Mocalieri se (official)”, e rimossa dopo qualche ora. I carabinieri confermano, ma non danno ulteriori dettagli. La madre si è recata nella stazione dei carabinieri di Moncalieri accompagnata dal figlio, che ha confermato il racconto. Sono in corso le indagini per incrociare le testimonianze di quanto accaduto, attraverso l’ascolto dei testimoni, l’analisi delle telecamere e delle celle telefoniche agganciate dai cellulari dei tre ragazzi. “È una storia dai contorni agghiaccianti su cui auspico che le forze dell’ordine riescano presto a fare luce – dice il sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna – Qualunque sia l’esito delle indagini, la vicenda lascerà la ferita indelebile sulla vita di un ragazzo e della sua famiglia”.

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