mercoledì, Novembre 5, 2025

Addio a Giorgio Forattini, il re della satira con le vignette in Prima pagina

Il disegnatore e giornalista Giorgio Forattini, autore di vignette di satira politica che sono state le prime ad essere pubblicate in prima pagina sui giornali e a cadenza quotidiana, tanto da guadagnarsi per lungo tempo il soprannome di “re della satira”, è morto all’età di 94 anni a Milano. Dal 1973, per quasi mezzo secolo, i suoi disegni che hanno ironizzato su vizi e virtù di tanti protagonisti della politica sono apparsi su “Paese Sera”, “La Repubblica”, “La Stampa”, “Il Giornale”, “Qn”, “L’Espresso” e “Panorama”. Nato a Roma il 14 marzo 1931, dopo la licenza liceale classica, Forattini frequenta sia il biennio di architettura all’Università di Roma che l’Accademia di Teatro. Nel 1953 inizia a lavorare, dapprima come operaio in una raffineria di petrolio nel nord Italia, poi come rappresentante di commercio di prodotti petroliferi a Napoli e nel sud Italia. Nel 1959 torna a Roma da dove cura la rappresentanza di una casa discografica, prima come venditore, poi come direttore commerciale a Milano occupandosi della realizzazione di cataloghi di musica leggera e musica classica in Italia e negli Stati Uniti. Tra il 1967 e il 1970 Forattini lavora in un’agenzia di pubblicità a Roma come illustratore e copywriter, creando campagne nazionali per la Fiat, l’Alitalia e altri importanti società. A quarant’anni entra come impaginatore grafico nel quotidiano romano “Paese Sera”, dopo aver vinto un concorso per disegnatori di fumetti indetto dal giornale stesso. Le prime vignette di satira politica appaiono a colori nel 1973 sul settimanale “Panorama” della Mondadori e su “Paese Sera” nel 1974. Di quel periodo rimane celebre la vignetta del 14 maggio 1974 pubblicata in prima pagina da “Paese Sera” in occasione della vittoria dei “no” al referendum per l’abrogazione della legge sul divorzio, promosso dall’allora segretario della Democrazia cristiana Amintore Fanfani: Forattini disegna una bottiglia di champagne con un tappo, raffigurato con le sembianze dello statista cattolico, che vola in aria. Da allora le vignette di Forattini non passarono più inosservate al punto che la casa editrice Feltrinelli le raccolse in un volumetto, dal titolo “Referendum Reverendum” che, uscito nel 1975 fu subito un piccolo successo editoriale ristampato nel giro di breve tempo nella collana economica Universale Feltrinelli. Alla fine del 1975, dopo essere diventato giornalista  professionista, Forattini lascia “Paese Sera” per contribuire alla  fondazione del nuovo quotidiano “La Repubblica” di Eugenio Scalfari:  dopo aver collaborato al progetto grafico, entra stabilmente nella  redazione come disegnatore satirico nella pagina dei commenti. Per il  giornale di Scalfari, oltre a disegnare ogni giorno in prima pagina la vignetta, nel 1978 crea l’inserto “Satyricon”, il primo in Italia  dedicato interamente alla satira, pubblicando alcune nuove firme, tra  cui Sergio Staino ed Ellekappa. Nel 1978 per tre mesi è direttore del  settimanale satirico “Il Male”. Nel 1982 Forattini viene chiamato a “La Stampa” di Torino per  rinnovare l’impianto grafico e gli viene affidata la vignetta satirica in prima pagina. Contemporaneamente cura l’immagine e il lancio della  campagna pubblicitaria della Fiat Uno e, per quattro anni, quella di  prodotto dell’Alitalia. Alla fine del 1984 torna a “La Repubblica”  dove continua a pubblicare una vignetta al giorno in prima pagina.  Sempre nel 1984 comincia a collabora anche al settimanale  “L’Espresso”, fino al 1991, anno in cui torna a “Panorama”, dove  collabora fino al 2009. Il 30 dicembre 1999, in seguito a una querela per una vignetta dell’allora presidente del Consiglio Massimo D’Alema (raffigurato intento a purgare col bianchetto i nomi del dossier Mitrokhin), Forattini lascia “La Repubblica”, allora diretta da Ezio Mauro, e ritorna nel 2000 a “La Stampa” di Torino, su invito dell’editore Gianni Agnelli, cui collabora per cinque anni. Dal 2006 al 2008 pubblica sul quotidiano “Il Giornale” di Milano e dal 1 agosto 2008 a fine 2009 collabora con “Qn – Quotidiano Nazionale”, “Il Giorno”, “La Nazione” e “Il Resto del Carlino”.

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