L’ennesima morte sul lavoro ferma la capitale. Oggi a Roma proclamato il lutto cittadino per Octay Stroici morto in ospedale dopo essere stato estratto dalle macerie della Torre dei Conti. Aveva 66 anni e tra meno di 12 mesi sarebbe andato in pensione. Ieri sera lungo via dei Fori Imperiali ha sfilato la fiaccolata per ricordarlo e per chiedere misure più efficaci per contrastare il fenomeno delle morti sul lavoro. Davanti al Colosseo, punto di partenza dell’iniziativa, sono state posizionate delle croci sulle quale sono stati appoggiati caschetti utilizzati nei cantieri edili. In apertura del corteo uno striscione giallo con la scritta: “Basta morti sul lavoro”. A sfilare lavoratori, sindacalisti, cittadini e rappresentanti delle istituzioni. Tra loro anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, insieme a Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio; Alberto Civica, segretario generale della Uil di Roma e Lazio; e Nicola Capobianco, segretario generale della Filca Cisl Roma. Arrivati al punto del crollo, i partecipanti hanno levato un grido corale: “Ad Octav!”, seguito da un lungo applauso in memoria dell’operaio. “Una fiaccolata silenziosa perché è il silenzio del dolore, del rispetto e dell’omaggio per Octav Stroici, per esprimere tutto il cordoglio”, ha detto Gualtieri, che ha poi ringraziato le forze sindacali “per aver promosso questa fiaccolata, oltre all’ammirazione e al ringraziamento agli operatori e ai vigili del fuoco che hanno rischiato la vita per salvare Octav. Una tragedia che ha toccato il cuore della città e del Paese, è giusto essere qui a esprimere questo sentimento, è un momento per esprimere un forte senso di unità”. Al presidio erano presenti anche molti esponenti di partito, tra cui: il presidente della commissione Lavoro alla Camera Walter Rizzetto di Fd’I, il deputato e segretario Fd’I Lazio, Paolo Trancassini e le delegazioni di Pd, Iv e M5s.
