Entro il 3 agosto 2026 le carte d’identità cartacee non avranno più validità. A Roma la situazione è già definita emergenziale: quasi 350 mila documenti dovranno essere sostituiti con la Carta d’identità elettronica (Cie) in meno di un anno. Per affrontare la sfida, la Giunta capitolina ha approvato una memoria proposta dall’assessore Giuseppe Battaglia, che prevede la creazione di una task force dedicata. Secondo i dati ufficiali, 346.934 cittadini romani possiedono ancora una carta d’identità cartacea con scadenza successiva al 3 agosto 2026. A queste si aggiungono 37.537 Cie che scadranno naturalmente entro la stessa data. Nel complesso, gli uffici dovranno gestire oltre 439 mila richieste tra rinnovi obbligatori, sostituzioni per scadenza naturale e nuovi rilasci in caso di furto o smarrimento. Al momento, però, gli uffici anagrafici di Roma emettono in media 28 mila documenti al mese, un ritmo insufficiente a coprire la domanda prevista. Secondo le stime, lo scarto operativo rischia di toccare quasi 160 mila carte entro agosto 2026. Per colmare il divario, la Giunta Gualtieri ha deciso di rafforzare immediatamente il personale degli uffici municipali. È prevista l’assunzione o ricollocazione di almeno 40 unità aggiuntive, cui si aggiungeranno altri 30 lavoratori provenienti dalle procedure concorsuali in corso. L’obiettivo è garantire un incremento della produttività in ogni municipio e sostenere la gestione ordinaria, che non può essere sospesa. Accanto al potenziamento del personale, il Campidoglio lancerà una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini per scaglionare le richieste di rinnovo e evitare concentrazioni estive. L’invito sarà quello di rinnovare in anticipo la carta d’identità per alleggerire la pressione sugli sportelli nel periodo immediatamente precedente alla scadenza di agosto 2026. L’amministrazione avvierà anche un tavolo di confronto sindacale per attuare l’accordo del 23 maggio 2022, che prevede l’aumento degli slot di prenotazione da tre a quattro appuntamenti l’ora. In parallelo sarà sperimentato il pagamento anticipato online dei diritti in almeno quattro municipi pilota, per ridurre i tempi allo sportello e agevolare le procedure digitali. Il piano straordinario della capitale rappresenta un modello operativo per i comuni del Lazio, dove la sostituzione delle carte cartacee dovrà avvenire con le stesse scadenze. Gli uffici regionali seguiranno l’andamento romano per definire strategie di potenziamento analoghe, così da evitare disservizi nel 2026.






