Un braccio di ferro istituzionale rischia di congelare oltre 4,5 milioni di euro destinati alla tutela dell’ambiente e al monitoraggio del territorio. È il conflitto aperto tra Consorzio dell’Osservatorio Ambientale e Comune di Civitavecchia a tenere paralizzati fondi che, nelle intenzioni originarie, avrebbero dovuto finanziare studi, controlli e interventi per mitigare l’impatto delle grandi infrastrutture energetiche e industriali della zona. Al centro della disputa, visioni profondamente diverse sulla gestione delle risorse e sul ruolo stesso dell’Osservatorio, organismo creato per garantire trasparenza, analisi indipendenti e monitoraggi costanti sulle ricadute ambientali. Secondo il Consorzio, il Comune starebbe ostacolando l’operatività dell’ente con scelte “miopi” e con un atteggiamento giudicato poco collaborativo. Dal lato dell’amministrazione, invece, si punta il dito contro presunte criticità nella governance e nella programmazione delle attività. Il risultato, intanto, è un immobilismo che dura da mesi e che lascia in sospeso progetti cruciali: dalla qualità dell’aria ai controlli sulle emissioni, passando per gli studi sull’inquinamento marino e sulle ricadute delle attività portuali ed energetiche. Un impasse che, oltre a offuscare la trasparenza sui flussi finanziari, solleva interrogativi più ampi sulla sostenibilità futura del territorio, un tema particolarmente sensibile per una città che convive da decenni con un carico ambientale significativo. Preoccupazione crescente anche da parte delle associazioni e dei comitati locali, che denunciano un “vuoto operativo” potenzialmente dannoso. L’auspicio, ora, è che le parti trovino un’intesa rapida, prima che il contenzioso si trasformi in una paralisi definitiva di risorse essenziali per la salute e la tutela dei cittadini.
Civitavecchia, scontro sul fondo ambientale: 4,5 milioni bloccati tra Comune e Osservatorio






