Un intervento necessario ma che non passa inosservato. L’abbattimento degli undici pini adulti in via Lazio, via Taramasso e via Valdambrini ha suscitato dispiacere tra i cittadini, colpiti dalla perdita di alberi storici e imponenti. A chiarire le ragioni dell’operazione è il direttivo della lista civica “Il Paese che Vorrei”, che interviene per spiegare come la decisione sia stata dettata da condizioni tecniche non più sostenibili. «Dispiace sempre veder abbattere alberi così grandi, che ombreggiano, rinfrescano e ossigenano la città — dichiarano dal direttivo — ma quando le loro radici danneggiano gravemente il manto stradale e risultano incompatibili con la nuova infrastruttura idrica, non possiamo che accettarne la rimozione». I pini, infatti, secondo i tecnici, avevano sollevato porzioni di carreggiata e compromesso tratti della rete in realizzazione. A rassicurare cittadini e residenti è il piano di sostituzione messo in campo: al posto degli undici pini abbattuti sono stati piantati altrettanti lecci, con esemplari dal diametro non inferiore ai 25–30 centimetri. Una specie ritenuta più idonea al contesto urbano per la crescita controllata e l’apparato radicale meno invasivo. La stessa Acea, fanno sapere dal gruppo civico, provvederà a sostituire anche i due pini rimossi lungo l’Aurelia, portando così a 13 il totale delle nuove alberature che la città guadagnerà nelle prossime settimane. Un intervento che mira a conciliare sicurezza, infrastrutture e decoro urbano, e che — nelle intenzioni dell’amministrazione — punta a rinnovare il patrimonio verde della città senza rinunciare alla qualità ambientale che da sempre caratterizza Santa Marinella.
Santa Marinella, undici pini abbattuti per i lavori idrici: al loro posto nuovi lecci “più adatti al contesto urbano”






