lunedì, Novembre 10, 2025

Cerveteri, Nicolò Accardo rompe il silenzio: “Non sono stato allontanato da Noi Moderati. Sono uscito io”

Dopo giorni di indiscrezioni e commenti politici, Nicolò Accardo decide di chiarire pubblicamente la sua posizione. Il consigliere comunale, spesso indicato come figura critica all’interno di Noi Moderati, soprattutto nella fase della mozione di sfiducia contro la sindaca Elena Gubetti, respinge con decisione l’idea di essere stato allontanato dal partito. «Non sono stato espulso da Noi Moderati. Sono stato io a lasciare il movimento», afferma Accardo, mettendo fine alle voci circolate negli ambienti politici locali. La sua uscita dal partito arriva in un momento di forte tensione tra le forze di opposizione, divise sulla strategia da adottare nei confronti della maggioranza. Accardo, che in più occasioni aveva mostrato una linea autonoma e meno incline ai toni duri, rivendica la libertà delle sue scelte: «Non ho mai nascosto le mie posizioni, né il fatto che considero interesse esclusivo dei cittadini il vero baricentro della politica. Quando ho percepito che non c’erano più le condizioni per lavorare con serenità, ho deciso di andare via». Il consigliere non chiude però la porta alla politica, anzi rilancia: «Sogno un Patto per Cerveteri, un’alleanza civica e trasversale che metta al centro la città, i suoi servizi, le sue fragilità e le sue potenzialità. Cerveteri merita un progetto ampio, non contrapposizioni sterili». Dietro le sue parole, si intravede il tentativo di costruire un nuovo spazio politico, capace di rompere vecchi schemi e dialogare con più realtà del territorio. Una posizione che potrebbe ridisegnare gli equilibri in Consiglio comunale, soprattutto in vista dei futuri appuntamenti amministrativi. Se le dimissioni da Noi Moderati hanno creato onde nel dibattito politico cittadino, la proposta di un “Patto per Cerveteri” sembra destinata a far parlare ancora a lungo. Accardo, da parte sua, appare deciso a proseguire il suo percorso da indipendente, con un occhio puntato su una città che — sostiene — «ha bisogno di un nuovo inizio».

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