mercoledì, Novembre 12, 2025

Cisgiordania, nuovi attacchi dei coloni israeliani. Macron: “L’UE reagirà all’annessione”

Decine di coloni israeliani mascherati hanno attaccato martedì due villaggi palestinesi nella Cisgiordania occupata, incendiando veicoli e altre proprietà prima di scontrarsi con i soldati israeliani inviati per fermare la violenza, secondo quanto riferito da funzionari israeliani e palestinesi. Si è trattato dell’ultimo di una serie di attacchi da parte dei coloni contro i residenti in Cisgiordania. I progetti di annessione “parziale o totale” della Cisgiordania da parte di Israele, compresi “de facto” attraverso la colonizzazione, “costituiscono una linea rossa alla quale reagiremo fortemente con i nostri partner europei se saranno attuati”. Lo ha assicurato il presidente francese Emmanuel Macron all’omologo palestinese Abu Mazen.  “La violenza dei coloni e l’accelerazione dei progetti di colonizzazione raggiungono nuovi record che minacciano la stabilità della Cisgiordania e costituiscono violazioni del diritto internazionale”, ha denunciato Macron alla stampa dopo il suo incontro all’Eliseo con Abbas.La polizia israeliana ha dichiarato che quattro israeliani sono stati arrestati in quella che ha descritto come “violenza estremista”, mentre l’esercito fa sapere che quattro palestinesi sono rimasti feriti. Video sui social media mostrano due camion carbonizzati avvolti dalle fiamme, con un edificio incendiato. La violenza dei coloni ebraici è aumentata da quando è scoppiata la guerra di Gaza due anni fa. Gli attacchi si sono intensificati nelle ultime settimane, proprio mentre i palestinesi raccolgono le olive per la produzione stagionale dell’olio. L’ufficio umanitario delle Nazioni Unite ha contato la scorsa settimana più attacchi da parte di coloni israeliani contro palestinesi in Cisgiordania nel mese di ottobre che in qualsiasi altro mese da quando ha iniziato a tenerne traccia nel 2006. Ci sono stati oltre 260 attacchi, ha dichiarato. Palestinesi e attivisti per i diritti umani accusano l’esercito e la polizia israeliana di non fermare gli attacchi dei coloni. La forza di polizia è supervisionata dal ministro di gabinetto Itamar Ben-Gvir, leader di estrema destra che rappresenta proprio gli interessi dei coloni e tiene sotto scacco l’intero governo. Nell’incidente di martedì, l’esercito ha dichiarato che i soldati hanno inizialmente risposto agli attacchi dei coloni nei villaggi di Beit Lid e Deir Sharaf. Ha aggiunto che i coloni sono fuggiti in una vicina zona industriale, dove hanno ingaggiato con violenza i soldati inviati sul posto e danneggiato un veicolo militare. Il funzionario palestinese Muayyad Shaaban, che dirige la Commissione governativa contro il muro di separazione e gli insediamenti, ha detto che i coloni hanno dato fuoco a quattro camion di prodotti caseari, terreni agricoli, baracche di latta e tende di una comunità beduina. Ha anche affermato che gli attacchi fanno parte di una campagna per cacciare i palestinesi dalle loro terre e ha accusato Israele di fornire protezione e immunità ai coloni. Ha chiesto sanzioni contro i gruppi che “sponsorizzano e sostengono il progetto coloniale del terrorismo degli insediamenti”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha denunciato gli attacchi durante il suo incontro con il presidente palestinese Mahmoud Abbas a Parigi martedì, affermando che “la violenza dei coloni e l’accelerazione dei progetti di insediamento stanno raggiungendo nuovi livelli, minacciando la stabilità della Cisgiordania”.”L’impegno italiano in Medio Oriente sarà un impegno importante. Vedremo come, può essere per la formazione della polizia palestinese, può essere per dare un contributo forte anche all’amministrazione civile. Noi già abbiamo inserito nei comitati di coordinamento militari e diplomatici. L’Italia sarà sicuramente parte costruttiva anche perché organizzeremo la conferenza del Cairo per la ricostruzione”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a Niagara-on-the-lake, località dell’Ontario sede della riunione dei ministri degli Esteri del G7. “Già abbiamo deciso di investire 60 milioni di euro per la ricostruzione di Gaza. I primi cinque già erano stati inviati pochi mesi fa, quindi l’Italia svolgerà un ruolo importante – ha aggiunto Tajani – ne parleremo e concorderemo ovviamente tutte le iniziative con i nostri interlocutori che non sono soltanto quelli del G7, ma anche i Paesi musulmani”. A un mese dal cessate il fuoco a Gaza, le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie legate all’Onu hanno fornito cibo a più di un milione di persone. Lo ha annunciato l’inviato per gli affari umanitari dell’Onu, Tom Fletcher. “I centri di alimentazione sono stati riaperti – ha aggiunto – e i servizi ospedalieri stanno curando un numero maggiore di pazienti. Sono inoltre riprese le vaccinazioni fondamentali”.

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