Succede anche questo: il Comune ordina la demolizione di manufatti abusivi… a un uomo deceduto da otto anni. È quanto accaduto in località Montagnano, dove un recente sopralluogo congiunto di Polizia Locale, Carabinieri e un tecnico comunale ha riportato alla luce una vecchia vicenda urbanistica destinata a far discutere. Sul terreno in questione sono stati individuati magazzini, garage, balconi e costruzioni al rustico, tutti realizzati senza alcun titolo edilizio. Opere note da tempo ai residenti della zona, che negli anni avevano presentato numerosi esposti, segnalando anche situazioni di degrado e accumuli di rifiuti. Parte di quel materiale, tra l’altro, era finito sotto sequestro prima di prendere inspiegabilmente fuoco, contribuendo ad alimentare ulteriormente i sospetti e la tensione nel quartiere. Nonostante la morte del proprietario, avvenuta otto anni fa, l’iter amministrativo non è mai stato aggiornato. Così, quando è scattata l’ingiunzione di demolizione, il destinatario dell’atto è risultato proprio lui. Un errore burocratico che mette in luce ancora una volta la difficoltà del Comune nel gestire l’eredità di abusi storici e fascicoli rimasti per anni nei cassetti senza un effettivo seguito. Il provvedimento, ora, dovrà essere riformulato e indirizzato agli eredi o agli attuali aventi titolo, ma il caso è già diventato motivo di imbarazzo politico e amministrativo. Nel frattempo Montagnano resta al centro dell’attenzione: una zona dove l’abusivismo edilizio, il degrado e gli incendi sospetti continuano a intrecciarsi in una storia che sembra non trovare mai una conclusione.






