domenica, Novembre 16, 2025

Ardea, l’elenco choc delle opere abusive a Montagnano: il Comune ordina la demolizione di magazzini, garage e perfino un’abitazione al rustico

Il caso delle costruzioni abusive di Montagnano si arricchisce di un nuovo capitolo con la pubblicazione del documento ufficiale del Comune, che dettaglia con precisione millimetrica tutte le opere realizzate senza alcun titolo edilizio. Un elenco lungo e complesso, frutto delle verifiche condotte dalla Polizia Locale, e che ora finirà al centro dell’ordinanza di demolizione. Secondo quanto riportato nel verbale, sul terreno oggetto del controllo sorgono strutture di varia natura e dimensione, tutte considerate illegittime. Si parte da un locale magazzino al piano terra in muratura, costruito in aderenza all’edificio principale, delle dimensioni di 9,60 per 5,85 metri e alto oltre 4,8 metri. Subito dopo, gli agenti segnalano un garage anch’esso in muratura e sempre addossato all’immobile autorizzato sul lato sud-est, grande 5,80 per 9 metri e alto 6,15 metri. Non mancano opere realizzate ai piani superiori: tra queste spicca un balcone abusivo al primo piano, di 8,70 per 3,20 metri, costruito sul lato nord-est dell’edificio senza alcuna autorizzazione. Il quadro si aggrava con la presenza di una vera e propria abitazione al rustico, una costruzione di circa 30 metri quadrati e altezza media di 2,15 metri, completa di più locali, cucina e bagno. Si trova tra l’ingresso carrabile e l’edificio principale, segnalando un tentativo di ampliamento ben oltre i limiti consentiti. Infine, il Comune elenca altri due magazzini in muratura, entrambi realizzati sul lato nord-ovest dell’edificio principale e in continuità con la prima struttura indicata. Ognuno misura 8 per 10,60 metri, con un’altezza al colmo di 3,20 metri, benché il secondo presenti un vano intercapedine sotto le falde del tetto. La mole delle opere abusive conferma la gravità della situazione urbanistica nell’area, già da anni al centro di esposti e controlli. Ora l’ordinanza di demolizione dovrà fare il suo corso, anche se resta da chiarire chi dovrà materialmente farsi carico degli interventi, considerando che il proprietario originario è deceduto da tempo. Montagnano torna così sotto i riflettori come uno dei simboli più evidenti della battaglia dell’amministrazione contro l’abusivismo edilizio, un fenomeno che in questa zona ha radici profonde e ancora lontane dall’essere estirpate.

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