domenica, Novembre 16, 2025

La lite e poi il volo dal balcone a Roma, morto 27enne. Autopsia conferma: lite prima della caduta

Emergono nuovi elementi sulla morte di Leonardo Fiorini, il 27enne precipitato dal terzo piano di un B&B nel quartiere Monteverde a Roma, episodio avvenuto nella tarda serata del 13 novembre. Le testimonianze raccolte dagli inquirenti e le prime risultanze dell’autopsia delineano un quadro di forte tensione all’interno dell’appartamento, occupato dal giovane e dal suo amico David Stojanovic, 25 anni. Secondo quanto verbalizzato da diversi residenti della zona, la lite tra i due sarebbe andata avanti per ore, con rumori di oggetti rotti e grida udite dal cortile e dai balconi affacciati su via San Calepodio, nel cuore di Monteverde. Una vicina riferisce di aver visto uno dei due ragazzi penzolare dal balcone, mentre una ragazza presente avrebbe gridato più volte «lasciatelo stare». Alcuni testimoni sostengono di aver udito lo stesso Stojanovic chiedere aiuto, invitando i condomini a sfondare la porta e a gettare materassi in cortile. Le dichiarazioni raccolte sul posto convergono su una presunta spinta avvenuta durante la fase più concitata della colluttazione, elemento su cui si concentra il lavoro investigativo della Procura di Roma. I pm hanno disposto l’esame autoptico presso l’Istituto di medicina legale de La Sapienza, che ha evidenziato lesioni compatibili con una caduta dall’alto e segni sul corpo riconducibili a una violenta colluttazione sul terrazzo del B&B. Durante l’autopsia sono stati effettuati i prelievi per gli esami tossicologici, i cui risultati saranno disponibili nelle prossime settimane. Accertamenti analoghi verranno eseguiti anche su Stojanovic. La ricostruzione degli eventi prosegue con l’analisi dei riscontri tecnici, delle testimonianze e degli elementi raccolti nella stanza dove, secondo gli investigatori, la lite sarebbe degenerata prima della caduta. La Procura contesta al 25enne l’omicidio volontario. Il gip ha convalidato l’arresto, ma non ha emesso provvedimenti cautelare: il giovane, che si trovava ai domiciliari da giovedì notte, è tornato libero, ma resta indagato. Sentito dal pm di turno esterno, nelle ore immediatamente successive ai fatti, il 25enne ha affermato di “essere intervenuto per salvare” il suo amico. “Era fuori di se’, ho provato in tutti i modi ad evitare che cadesse giu'”, ha sostanzialmente riferito il giovane. In base a quanto ricostruito fiorini aveva affittato l’appartamento nella giornata di martedì e poi il 13 novembre lo avrebbe raggiunto l’amico.

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