La nuova documentazione regionale dedicata alla difesa integrata della costa e il PAI idraulico recentemente adottato dall’Autorità di Bacino tracciano un quadro chiaro – e preoccupante – dello stato di salute del litorale laziale. Le analisi tecniche, aggiornate e dettagliate, mettono in evidenza una progressiva erosione delle coste, un aumento significativo della vulnerabilità dei litorali e una sempre più urgente necessità di interventi strutturali e pianificati. Per Ardea e per l’intera fascia costiera a sud della Capitale, la priorità è dunque la stessa: mettere in campo strategie di mitigazione efficaci, programmare opere durevoli e coordinare gli interventi tra enti locali e regionali. Un lavoro complesso ma inevitabile, perché il litorale continua a cambiare e l’urgenza di proteggerlo non è mai stata così evidente. Secondo quanto emerge dai documenti, i tratti maggiormente interessati dal fenomeno si concentrano soprattutto nella provincia di Roma: dall’area di Fiumicino fino alla foce del Tevere, passando per Ostia e includendo quei segmenti del litorale a sud che negli ultimi anni hanno mostrato criticità crescenti. Qui, l’azione combinata di mareggiate, innalzamento del livello del mare e modificazioni naturali e antropiche del territorio sta provocando un arretramento costante della linea di costa, con conseguenze dirette su stabilimenti, abitazioni e infrastrutture. Il PAI idraulico sottolinea inoltre la necessità di integrare gli interventi costieri con una pianificazione più ampia, che tenga conto del rischio idrogeologico dei bacini retrostanti: un approccio che coinvolge non soltanto la difesa del litorale, ma anche la gestione delle acque interne, dei fossi e delle zone a rischio esondazione.






