Ennesima tragedia sul lavoro nella nostra regione, vittima un operaio di 66 anni. Era in pensione da almeno due anni – fanno sapere i sindacati -. Erano le 15 del pomeriggio. L’uomo stava svolgendo alcuni lavori di rifacimento del manto di copertura del tetto e facciata in una palazzina in via Madonna della Pace 108 nel centro storico della cittadina del frusinate. Era originario di Veroli. Per lui sono stati inutili i soccorsi, giunti immediatamente sul posto insieme ai carabinieri e alla polizia locale per i rilievi del caso. Ancora da accertare le cause dell’infortunio. Quest’anno, secondo l’ultimo aggiornamento pubblicato a inizio novembre, sono 62 nel Lazio gli incidenti mortali sul lavoro accertati al 30 settembre scorso. “La tragedia avvenuta oggi a Ceccano non è un semplice incidente: è l’ennesima, drammatica conferma che nel nostro territorio si continua a morire mentre si lavora, dichiarano in una nota la Cgil di Frosinone Latina e la Cgil di Roma e del Lazio. Ogni volta che un lavoratore perde la vita, perdiamo tutti. Perde una famiglia, perde una comunita’, perde il Paese. Ma soprattutto perdiamo la misura di quanto la sicurezza resti ancora troppo spesso affidata al caso, alla fretta, alle economie al ribasso e alla mancanza di controlli”. “Come Cgil ribadiamo con forza che la sicurezza non può continuare a essere un costo, ma un diritto inalienabile – sottolineano i sindacati -. E’ necessario intensificare le verifiche nei cantieri, rafforzare gli organi ispettivi, garantire che le imprese rispettino puntualmente ogni disposizione prevista. Non è accettabile che nel 2025 un lavoratore salga su un ponteggio senza condizioni di tutela assolute, soprattutto a un’età in cui la fatica si fa più pesante e il rischio aumenta. Il tavolo in Prefettura, che coinvolge Ispettorato, Inail, Inps, istituzioni locali, Asl, associazioni datoriali e forze sociali, è fermo da un anno. Quello che avrebbe dovuto rappresentare l’opportunità di agire sul piano territoriale per limitare un fenomeno inaccettabile, quello degli infortuni sul lavoro, appare oggi come il segno di una responsabilità collettiva incapace di affrontare la questione. Chiediamo di riconvocare immediatamente il tavolo permanente su salute e sicurezza, con investimenti mirati e un piano straordinario di prevenzione. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per l’intera società. Non possiamo permettere che diventi routine. Ai familiari della vittima va la nostra vicinanza e il nostro cordoglio più sincero. A noi, come comunità, resta il dovere morale e civile di impedire che simili tragedie continuino a ripetersi”, concludono la Cgil di Frosinone Latina e la Cgil di Roma e del Lazio.






