mercoledì, Novembre 19, 2025

Droni russi su Kharkiv nella notte: 32 feriti. Media: “Piano Usa-Russia per porre fine alla guerra”

Il presidente Usa, Donald Trump, ha inviato a Kiev una delegazione di alto livello del Pentagono per colloqui con gli ucraini in un nuovo tentativo dell’amministrazione americana di riprendere i negoziati per porre fine alla guerra. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, citando fonti di alto livello statunitensi, il segretario dell’Esercito Dan Driscoll, insieme a due generali a quattro stelle, dovrebbe incontrare il presidente Volodymyr Zelensky e altri funzionari ucraini, nonché alti rappresentanti militari e dell’industria. Dopo i colloqui a Kiev, Driscoll prevede di incontrare la parte russa, secondo il Wall Street Journal. A Kiev, la delegazione americana discuterà della situazione sul campo di battaglia, della produzione di armi e della fine del conflitto. In diverse regioni dell’Ucraina sono state introdotte interruzioni di corrente di emergenza dopo che le truppe russe hanno lanciato un massiccio attacco con droni e missili da crociera, ed è stato dichiarato un allarme antiaereo nella maggior parte delle regioni del paese. Lo riporta Ukrinform che cita il canale Telegram del Ministero dell’Energia. Le forze militari russe stanno nuovamente attaccando le infrastrutture energetiche. “Non appena la situazione di sicurezza lo consentirà, i soccorritori e gli operatori del settore energetico inizieranno a eliminare le conseguenze dell’attacco al fine di ripristinare l’alimentazione elettrica nelle regioni il prima possibile. Le interruzioni di corrente di emergenza saranno annullate non appena la situazione nel sistema elettrico si sarà stabilizzata”, ha affermato il Ministero dell’Energia. Il ministero della Difesa russo ha riferito che stanotte i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto 65 droni ucraini in volo sul territorio russo. Secondo il ministero – citato da Interfax – 16 droni sono stati neutralizzati sul Mar Nero, 14 ciascuno sulla regione di Voronezh e sul territorio di Krasnodar, 11 sulla regione di Belgorod, 9 sul Mar d’Azov e 1 sulla regione di Bryansk. “Ho condiviso con il presidente Zelenzky che la Spagna mobiliterà durante il prossimo mese un pacchetto di aiuti militari all’Ucraina per un importo di 615 milioni di euro. Includerà l’invio di nuovo equipaggiamento difensivo, per un valore di circa 300 milioni di euro e come parte del nostro accordo bilaterale, che prevede un miliardo di euro impegnato anche quest’anno in materia di sicurezza”. Lo ha annunciato il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, nella conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo l’incontro odierno al Palazzo della Moncloa. “Del pacchetto di 615 milioni di euro”, per l’acquisto di nuovo equipaggiamento militare, “100 milioni saranno trasferiti al programma Purl, della Nato, per rispondere alle necessità urgenti di sistemi di difesa di cui ha bisogno l’esercito ucraino”, ha spiegato il premier Pedro Sanchez, nell’esprimere “il totale e fermo sostegno” di Madrid a Kiev, nella conferenza stampa congiunta con Volodymyr Zelenzky, alla sua terza visita in Spagna dall’inizio del conflitto. Il premier iberico ha annunciato anche “il trasferimento di 215 milioni di euro attraverso lo strumento Safe (Security Action for Europe) creato dalla Commissione Europea, che consentiranno a Kiev “di pagare la produzione di sistemi anti-droni, radar di esplorazione, vigilanza aerea, molti sviluppati da imprese spagnole”.
“Con il pacchetto di 615 milioni di euro, ho comunicato al presidente Zelensky che il nostro paese dispiegherà da oggi stesso un nuovo strumento di sostegno finanziario dotato di 200 milioni di euro per promuovere la ricostruzione dell’Ucraina”, ha anche detto il leader socialista. Un intervento che sarà coordinato dal nuovo Ufficio spagnolo per la ricostruzione, aperto due mesi fa, che “permetterà alle aziende iberiche di partecipare in maniera diretta alla ricostruzione delle infrastrutture distrutte dalla guerra, nei settori critici dell’energia, dell’acqua e i trasporti”. Sanchez ha annunciato inoltre che Madrid avvierà un nuovo progetto congiunto con le Nazioni Unite per ricostruire il sistema centrale di riscaldamento della località ucraina di Samar, al nord dell’Ucraina, duramente colpita dalla guerra, per “ristabilire il riscaldamento a oltre 28.000 persone”.
“In totale pertanto la Spagna mobiliterà 817 milioni di euro”, ha evidenziato il premier, “per appoggiare l’esercito ucraino a fronte dell’invasore russo, per sostenere la popolazione civile e per promuovere un orizzonte di ricostruzione e modernizzazione delle infrastrutture colpite”.

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