mercoledì, Novembre 19, 2025

Orrore a Lecce: bimbo di 8 anni ucciso in casa, il corpo della madre recuperato in mare

Un’ombra, che si fa sempre più certezza, quella dell’omicidio-suicidio dietro la morte di Najoua – Gioia – Minniti e di suo figlio Elia di otto anni. Il cadavere della donna, 40 anni, è stato trovato nel primo pomeriggio di ieri nelle acque a largo di Torre dell’Orso; quello del bambino è stato rinvenuto in casa a Calimera, privo di vita e con chiari segni di violenza compatibili con quelli inferti da un’arma da taglio. Ad avvertire le forze dell’ordine è stato il padre del bambino, allarmato dal fatto di non riuscire ad avere contatti con l’ex moglie e il figlio che al mattino non risultava essere entrato in classe. La scoperta dei due cadaveri è avvenuta a poca distanza l’una dall’altro. Alle 14.30 il corpo di una donna era stato trovato da un sub a largo della costa leccese che ogni estate attira migliaia di turisti: pochi dubbi che si trattasse di Najoua Minniti, riconosciuta grazie ai piercing e tatuaggi. Subito dopo i carabinieri hanno fatto irruzione nella casa dove viveva con il figlio e lì la scoperta del piccolo cadavere che presentava anche segni di strangolamento. Secondo quanto ricostruito dalla cronaca locale, Gioia avrebbero avuto una forte discussione al telefono con qualcuno intorno alle 12.30, in seguito alla quale sarebbe poi uscita di casa, allontanandosi a bordo della propria auto. Lavoratrice stagionale nei villaggi turistici di cui la zona è ricca, fonti a lei vicine raccontano che stesse da tempo attraversando un periodo di difficoltà economiche. Sul suo profilo social, dagli elementi visibili a tutti, Gioia Minniti si descriveva come single: numerosi i selfie ma anche le foto con il figlio e il cagnolino che possedevano. In un post del 2002, una foto e la scritta: “Il mio posto preferito. Il mare è l’unico luogo che mi trasmette tranquillità e serenità!”. Se le indagini confermano i primi sospetti, si tratta del secondo figlicidio per mano di una madre: appena una settimana fa, a Muggia, Olena Stasiuk, 55 anni, ha sgozzato il figlio di nove anni. “Le ultime ore hanno profondamente sconvolto la nostra comunità”, scrive il sindaco Gianluca Tommasi su Facebook. “La tragedia che ci ha colpiti, il ritrovamento in mare del corpo di una nostra concittadina e, poco dopo, quello del figlio nella loro abitazione, rappresenta un dolore immenso e difficile da comprendere. In questo momento così duro, desidero esprimere, a nome mio e dell’intera Amministrazione, la più sincera vicinanza alla famiglia e a tutti coloro che conoscevano e volevano bene queste due vite spezzate. Un pensiero particolare va ai bambini e ai ragazzi del nostro paese, che più di tutti rischiano di essere colpiti dalla paura e dalla confusione. Come comunità abbiamo il dovere di proteggerli, accompagnandoli con attenzione e con il giusto linguaggio, senza esporli a informazioni o commenti che possano generare ulteriore ansia”.

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