Con il campionato di Serie A1 femminile di pallanuoto fermo per la sosta dovuta al collegiale del Sette Rosa, in casa Nautilus è tempo di fare il punto su un avvio di stagione complicato. Sette partite, sette sconfitte, zero punti: numeri che, sulla carta, raccontano un percorso in salita per la squadra di mister Lisi, ma che letti nel contesto assumono sfumature diverse. A spiegarlo è il direttore sportivo Mario Bianchi, che invita a guardare oltre la mera classifica. «Se osserviamo solo i risultati – commenta – il bilancio potrebbe sembrare negativo. Ma sei delle sette sconfitte sono arrivate contro squadre costruite per il titolo o comunque attese ai playoff, e la settima contro un club impegnato nelle coppe europee. Parliamo di roster composti in gran parte da atlete provenienti dai migliori movimenti pallanuotistici internazionali, abituate a giocare nelle rispettive nazionali».
Una differenza di esperienza e struttura che pesa, ma che non cancella i segnali incoraggianti legati alla crescita interna del progetto.
«Se guardiamo al mondo Nautilus – prosegue Bianchi – non possiamo che essere soddisfatti. Siamo una società giovanissima, arrivata in A1 bruciando le tappe, e le nostre ragazze, quasi tutte del territorio, stanno affrontando il massimo campionato da esordienti. È un percorso che richiede tempo, ma i progressi sono evidenti».
A complicare ulteriormente il cammino, una situazione logistica non semplice: la squadra si allena in una piscina alta appena 160 centimetri e gioca le partite casalinghe in un’altra città, condizioni che nessun’altra formazione del campionato si trova a fronteggiare. «Un handicap significativo – sottolinea il direttore sportivo – soprattutto quando ti confronti con realtà che dispongono di impianti moderni e strutture funzionali nella propria città».
La sosta arriva dunque al momento giusto per resettare, recuperare energie e prepararsi ai prossimi impegni con rinnovata consapevolezza. La strada resta complessa, ma in casa Nautilus nessuno ha intenzione di mollare: il vero obiettivo è continuare a crescere, un passo alla volta, contro avversarie che oggi sembrano lontane, ma che rappresentano il miglior metro di confronto per costruire il futuro.
Nautilus, sette sconfitte in sette partite: bilancio duro ma non allarmante durante la sosta di A1






