sabato, Novembre 22, 2025

Addio a Ornella Vanoni, voce senza tempo della musica italiana

Il mondo della musica dice addio a una delle sue interpreti più iconiche: Ornella Vanoni è morta oggi all’età di 91 anni. Nata a Milano il 22 settembre 1934, la signora della musica italiana lascia un’eredità artistica immensa, costruita in oltre sei decenni di carriera, fatta di eleganza, sperimentazione, teatro, canzone d’autore e una personalità unica, capace di attraversare generazioni senza mai perdere autenticità. La storia di Ornella Vanoni è quella di una donna e di un’artista che ha saputo reinventarsi più volte, restando sempre fedele al proprio stile. Figlia di un industriale farmaceutico e cresciuta in un ambiente rigido ma aperto all’arte, entra giovanissima nell’Accademia del Piccolo Teatro di Milano, diventando la prediletta – e poi compagna – del grande regista Giorgio Strehler. Il debutto, nel 1956, è teatrale: “Sei personaggi in cerca d’autore”. Ma a renderla celebre saranno poco dopo le “canzoni della mala”, ballate narrative dal piglio teatrale, che nel 1958 segnano il suo ingresso discografico con la Ricordi. Dopo la fine del sodalizio con Strehler, arriva l’incontro con Gino Paoli, destinato a segnare un capitolo centrale nella musica italiana. Da quella relazione intensa e tormentata nascono capolavori come “Senza fine”, “Che cosa c’è” e il primo grande successo commerciale di Vanoni, “Cercami”. Intanto cresce il suo carisma sul palco: attrice, interprete, diva sofisticata, Ornella conquista il pubblico di Sanremo con otto partecipazioni e un iconico secondo posto nel 1968 con “Casa bianca”. Gli anni Settanta portano maturità e libertà. Vanoni fonda la sua etichetta, la Vanilla, anticipando i tempi dell’autoproduzione, e nel 1976 crea con Toquinho e Vinícius de Moraes uno degli album più eleganti della musica italiana: La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria, oggi considerato un classico assoluto e inserito da Rolling Stone tra i dischi italiani più belli di sempre. Negli anni Ottanta Ornella assume pieno controllo del suo percorso artistico, firma testi, sperimenta linguaggi, vince il Premio Tenco diventando la prima donna a ottenerlo. Collabora con giganti come Dalla, Conte e Mulligan e torna sul palco con Paoli nel memorabile tour Insieme. Anche nei Novanta, pur diradando le uscite, regala lavori intensi e raffinati come Sheherazade e Argilla, in cui jazz e ritmi brasiliani si fondono con naturalezza. Il nuovo millennio la consacra definitivamente come icona trasversale: i 50 anni di carriera celebrati in Piazza Duomo davanti a 35.000 persone, i duetti di Più di me, il ritorno del suo evergreen L’appuntamento nelle classifiche grazie al cinema. A 83 anni stupisce ancora Sanremo con “Imparare ad amarsi”, ottenendo standing ovation e premi, e continua a essere presenza fissa della cultura pop italiana anche in televisione. Negli ultimissimi anni, Vanoni si è confermata artista eternamente contemporanea, capace di dialogare con le nuove generazioni: nel 2024 partecipa a una sorprendente reinterpretazione del brano “Ti voglio” insieme a Elodie e Ditonellapiaga, progetto accolto con entusiasmo e simbolo del ponte stilistico costruito in una vita intera. Con Ornella Vanoni se ne va una voce inconfondibile, un temperamento indomabile, una donna capace di lasciare un segno profondo nella canzone e nella cultura italiana. Ma resta un patrimonio artistico immenso, fatto di canzoni che continueranno a raccontare, con la sua ironia, il suo dolore e la sua eleganza, la storia di un Paese.

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