Dopo l’interrogazione in Consiglio comunale sulla situazione del lotto E del cimitero di Santa Marina, l’architetto Giuseppe Sciacchitano, dirigente dell’area tecnica del Comune, è intervenuto per fare chiarezza sulla vicenda. Secondo Sciacchitano, il cimitero, pur non essendo monumentale, rappresenta un patrimonio storico di rilievo, al cui interno sorge la chiesa paleocristiana di Santa Marina, riconosciuta tra le dimore storiche del Lazio. Il lotto E, ha precisato il tecnico, nasce come struttura temporanea, poi trasformata in definitiva, e presenta scollamenti e crepe dovuti a normali assestamenti strutturali. Dopo aver recintato l’area e condotto approfonditi controlli con una società di ingegneria, i rilievi hanno confermato che “non ci sono rischi di cedimento, ma solo assestamenti”. Nonostante ciò, un intervento risolutivo, stimato in circa 30 mila euro, è stato ritenuto dall’amministrazione troppo oneroso rispetto ai benefici reali. “È un po’ come la Torre di Pisa: si può monitorare, ma non si può raddrizzare”, ha commentato Sciacchitano. Resta dunque aperto il dibattito sul futuro del lotto E e sul degrado complessivo del cimitero, con cittadini e consiglieri che chiedono maggiore attenzione e strategie di manutenzione più efficaci, in attesa che l’amministrazione definisca piani concreti per la riqualificazione dell’intera area.
