Due aule gremite, decine di ragazzi attenti e un clima di partecipazione autentica: così è partito il nuovo progetto di sensibilizzazione contro bullismo, cyberbullismo e revenge porn nelle scuole secondarie di primo grado Orazio di Pomezia e Ardea 3. Un’iniziativa fortemente voluta dalla dirigente scolastica dei due istituti, Antonella Ciarbelli, e realizzata in collaborazione con l’avvocato Mariacarmela Agnese del Foro di Velletri. Il percorso formativo, rivolto agli studenti delle classi terze, punta a fornire strumenti concreti per riconoscere e contrastare i comportamenti scorretti, spesso sottovalutati dai giovani. Durante i primi incontri, gli alunni hanno affrontato casi reali, ascoltato spiegazioni sulle responsabilità penali e civili, e posto domande su come gestire situazioni di pressione, minaccia o diffusione impropria di contenuti personali. Particolare attenzione è stata dedicata alle dinamiche online: dall’uso improprio dei social alla condivisione incontrollata di immagini, fino ai rischi legati al revenge porn, tema ancora troppo spesso silenziato ma che, anche tra i minorenni, rappresenta una delle emergenze educative più preoccupanti. «L’obiettivo – spiegano dall’istituto – è accompagnare i ragazzi verso una maggiore consapevolezza, aiutandoli a comprendere che ogni gesto ha un peso e che la tecnologia, se usata male, può ferire profondamente». L’avvocato Agnese ha illustrato ai giovani non solo le conseguenze legali, ma anche l’importanza di chiedere aiuto agli adulti di riferimento e di non sentirsi soli. Il progetto proseguirà nelle prossime settimane con nuovi incontri, laboratori e momenti di confronto, coinvolgendo anche docenti e famiglie. Un percorso che le scuole considerano fondamentale per costruire un ambiente educativo più sicuro e rispettoso, dentro e fuori le aule.






