Si alza la protesta nel rione Borgo, a ridosso di piazza San Pietro, dove un nuovo parcheggio sotterraneo da 140 posti previsto a piazza Americo Capponi sta mobilitando i residenti. Il comitato guidato da Rosita Torre annuncia azioni legali: ricorso al Tar, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e coinvolgimento del mediatore europeo. Secondo il comitato, il progetto prevede la realizzazione dei posti auto destinati alla vendita ai privati, con un prezzo che, dalle carte visionate, si aggirerebbe intorno ai 120 mila euro. La portavoce sottolinea che, a fronte dei 140 stalli sotterranei, verranno soppressi circa 80 posti in superficie, riducendo il saldo effettivo a 60 nuovi stalli. Una prospettiva considerata inadeguata rispetto all’impatto dell’opera in una zona urbanisticamente delicata tra via della Conciliazione e il quartiere Prati. A pesare, secondo i residenti, è anche la mancanza di informazioni da parte dell’amministrazione: la notizia sarebbe circolata inizialmente solo tramite passaparola, nonostante la delibera 48/2025 firmata dal sindaco Roberto Gualtieri come commissario straordinario per il Giubileo 2025, che dal 1° settembre ha approvato il progetto e lo schema di convenzione. Tra le criticità avanzate dal comitato figurano anche i rischi strutturali: i palazzi della zona poggiano su un terrapieno alluvionale con una falda che in alcuni punti emerge a due metri di profondità. Inoltre, i tempi sono stretti: se il cantiere non partirà entro il 6 gennaio, con la chiusura della Porta Santa potrebbero venire meno i finanziamenti giubilari. Torre cita alcuni pareri negativi non vincolanti già espressi sul progetto, tra cui quelli del I Municipio e della polizia locale di Roma Capitale. Si aggiungono un parere “di massima favorevole” della Sovrintendenza Capitolina e quello del Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti, entrambi risalenti a febbraio 2024. Il comitato sta ora completando il dossier legale per procedere con i ricorsi.






