Indagini serrate per bloccare il quarto uomo, sarebbe un cittadino tunisino, che avrebbe partecipato allo stupro di gruppo del 25 ottobre scorso ai danni di una ragazza di 19 anni, mentre era in auto con il suo amico in Via del Pergolato, una stradina fuori mano che porta un’entrata dell’ex campo di calcio nel parco dell’Alessandrino, a Tor Tre Teste, nel V Municipio, luogo di bivacco dei tossici della zona. Un luogo off limits, anche per i residenti.
Ad essere in carcere sono già in tre. Ma si cerca ancora il violentatore, forse due, secondo la ricostruzione delle vittime. Il quartiere è in subbuglio e cresce la tensione. In agosto, nello stesso parco, una donna di sessant’anni era stata aggredita e violentata all’alba mentre portava a spasso il cane. L’uomo, identificato e arrestato, come da lui stesso ammesso, aveva fatto uso di crack. Una situazione ben lungi da essere incanalata in quel Modello Caivano partito nelle zone disagiate della capitale per garantire maggiore sicurezza sul territorio. “Non c’è illuminazione nelle strade nel quartiere – raccontano gli esponenti delle associazioni del Parco -.Il Quadrante Alessandrino va dalla Casilina alla Prenestina – sottolineano – è ampio ed è commissariato”. Ci sono 30 milioni di euro per la riqualificazione del quartiere. Come si stanno spendendo? Chiedono i residenti.
Stupro nel parco di Tor Tre Teste, caccia al quarto uomo. I residenti: “Viviamo nel degrado”






