La Colgate Palmolive di Anzio potrà continuare a utilizzare l’acqua di falda, ma soltanto a tempo determinato e con restrizioni particolarmente severe. È quanto stabilito dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, che ha concesso allo stabilimento un’autorizzazione provvisoria della durata massima di 12 mesi, a partire dal 30 novembre 2025. L’ente ha accolto la richiesta dell’azienda, ma ha imposto paletti stringenti: la portata massima consentita sarà di 20 litri al secondo, mentre il volume annuo di prelievo scende drasticamente da 630mila metri cubi a 350mila. Un taglio significativo, che impone allo stabilimento un utilizzo molto più contenuto della risorsa idrica. Contestualmente, la Città Metropolitana ha fissato un vero e proprio ultimatum: entro questi 12 mesi sarà necessario chiudere definitivamente la pratica di rinnovo della concessione, regolando anche il saldo delle pendenze economiche pregresse con la Regione Lazio. Senza questo passaggio, il rischio per l’azienda è elevato: si va dalla perdita del titolo autorizzativo fino a possibili provvedimenti più pesanti, compresa la revoca in caso di violazioni o inadempienze.Una decisione che punta a contemperare continuità produttiva e tutela della falda, ma che mette l’azienda di fronte a scadenze improrogabili e obblighi stringenti. Il countdown è ufficialmente iniziato.






