Un salotto televisivo rassicurante, toni composti, sorrisi misurati e una narrazione ottimistica sul futuro di Civitavecchia. È l’immagine offerta dall’ultima trasmissione locale che ha visto protagonisti due esponenti di punta della giunta: l’assessore all’Urbanistica Enzo D’Antò e l’assessore al Bilancio Florinda Tuoro. Un format già rodato, che punta a illustrare i progressi dell’amministrazione, ma che questa volta si scontra con una realtà ben più complessa: sul tavolo del sindaco e degli uffici comunali, infatti, è depositata un’interrogazione consiliare definita da più parti “devastante”, accompagnata da un articolo di stampa altrettanto duro, che mette in discussione la trasparenza e la tenuta di alcune operazioni finanziarie dell’ente. In TV, però, di ombre non si parla. La regia preferisce concentrarsi sulle “luci”, evitando accuratamente i punti più critici. E così l’intervista procede in modo lineare, quasi didascalico, illustrando i progetti simbolo della maggioranza. Si comincia con l’annuncio “freschissimo” della nuova stazione ferroviaria: un intervento atteso da vent’anni che, secondo D’Antò, rappresenta una svolta decisiva per la città. A seguire, l’attenzione si sposta sul Fondo Immobiliare “Civitavecchia in Progress”, presentato come uno strumento essenziale per valorizzare il patrimonio comunale e alleggerire i conti pubblici. È soprattutto l’assessore Tuoro a entrare nei dettagli, spiegando le dinamiche del fondo e sottolineando la bontà dell’operazione. In un passaggio ritenuto particolarmente significativo, ricorda come dalla vendita dell’area di Fiumaretta siano già arrivati nelle casse comunali 12 milioni di euro. Un dato che, almeno nella narrazione televisiva, sembra confermare l’efficacia delle scelte della giunta. Fuori dallo studio, però, la situazione appare meno lineare. L’interrogazione consiliare – che sarebbe in attesa di una risposta formale – contesta proprio alcune partite finanziarie collegate al fondo e alla gestione del patrimonio, sollevando dubbi sui rischi potenziali per i conti dell’ente. Il contrasto tra la serenità del racconto televisivo e l’agitazione che corre nei corridoi del Comune non è passato inosservato. Una distanza che alimenta perplessità e che, secondo alcune forze politiche di opposizione, rischia di creare un divario sempre più netto tra comunicazione e realtà amministrativa. Intanto la città osserva. E si chiede se, al di là degli annunci e dei sorrisi in TV, ci sia davvero un percorso solido per evitare che Civitavecchia, come denuncia qualcuno, scivoli “dalle magnifiche sorti al baratro”.
Civitavecchia, lo “show istituzionale” in TV divide mentre sul Comune pesa un’interrogazione esplosiva






