L’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio ha confermato la sospensione dall’incarico – con contestuale stop alla retribuzione – per la maestra della scuola dell’infanzia al centro delle denunce presentate da alcuni genitori, che hanno segnalato presunti comportamenti inappropriati nei confronti dei propri figli. Il provvedimento arriva al termine delle prime verifiche interne, che hanno compreso anche l’invio di due ispettori presso il plesso scolastico dell’istituto comprensivo coinvolto. La dirigente scolastica aveva già adottato una sospensione cautelativa nei confronti della docente, in attesa delle decisioni dell’Ufficio regionale arrivate nei giorni scorsi. Rimane invece ancora all’esame la posizione dell’altra insegnante della stessa sezione, finita nel mirino delle famiglie per non aver segnalato eventuali criticità: secondo quanto trapela, la docente sarebbe stata reintegrata in servizio. Il caso era esploso quando diversi genitori si erano rivolti ai carabinieri denunciando episodi che ritenevano anomali, riferendo presunte «spintonate», «tirate di capelli» e richiami ritenuti eccessivi nei confronti di bambini di tre anni. Una situazione che aveva generato forte tensione, al punto che alcune famiglie avevano scelto di non far entrare i propri figli a scuola. Nel frattempo, mentre le indagini dell’autorità giudiziaria e gli accertamenti dell’USR proseguono, interviene il legale della docente sospesa, l’avvocato Carmelo Pirrone.
«Attendiamo gli esiti delle verifiche e degli accertamenti avviati – dichiara –. È stata depositata un’istanza di accesso agli atti per valutare la possibilità, ove non vi siano dinieghi da parte del dirigente scolastico, di proporre querele in caso di dichiarazioni calunniose». Il legale precisa inoltre che, al momento, alla maestra non sarebbe stato notificato alcun atto formale da parte dell’autorità giudiziaria. «Le notizie finora filtrate – aggiunge Pirrone – non risultano sovrapponibili alla realtà dei fatti. Si tratterebbe di un unico episodio, più vicino a una valutazione delle modalità didattiche che a un profilo di responsabilità penale. Restiamo comunque in attesa degli sviluppi e di eventuali nuove contestazioni». Le indagini proseguono mentre la comunità scolastica attende chiarimenti definitivi su una vicenda che ha scosso profondamente famiglie e personale dell’istituto.
Ladispoli, sospesa la maestra denunciata dai genitori






