Ergastolo. È la pena chiesta dal pubblico ministero della Procura di Roma per Angelo Sabatucci, imputato per l’omicidio di Paolo Corelli, avvenuto nel quartiere San Giorgio di Acilia all’alba del giorno della festa di San Valentino del 2022. La pubblica accusa ha sollecitato in aula il carcere a vita per il presunto esecutore del delitto, sostenendo che l’imputato avrebbe agito con lucida premeditazione spinto, secondo la ricostruzione degli investigatori, da un desiderio di vendetta maturato dopo una lite violenta che aveva avuto con la vittima la sera precedente all’omicidio. Sabatucci, bloccato nel 2023 dai carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, coordinati dalla Procura capitolina, è accusato non solo di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, ma anche di estorsione. L’arresto avvenne nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino, mentre l’uomo rientrava da Barcellona dopo essere fuggito dall’Italia utilizzando un documento falso. Secondo quanto emerso dalle indagini l’agguato sarebbe stato pianificato nei minimi dettagli. L’imputato, stando alle contestazioni del pm, Stefano Luciani, avrebbe atteso la vittima sotto casa nelle prime ore del mattino del 14 febbraio, mentre andava a lavorare in un supermercato, sorprendendola fuori dalla sua abitazione e sparandole tre colpi di revolver che svegliarono l’intero isolato. Un’esecuzione rapida, che scosse il quartiere di Acilia per le modalità d’azione. Gli investigatori hanno poi ricostruito la fuga dell’uomo all’estero nei giorni successivi al delitto. La sentenza della Prima Corte d’Assise di Roma è attesa per la metà di dicembre.
