Il Comune ha emesso un’ordinanza stringente nei confronti della proprietà dell’immobile, una società amministrata da una donna di 78 anni, imponendo una serie di interventi immediati per eliminare il rischio sanitario generato dalla piscina abbandonata di Tor San Lorenzo. Il documento stabilisce un termine di quindici giorni entro cui procedere allo svuotamento e alla completa sanificazione della vasca, alla disinfestazione larvicida e adulticida e alla rimozione totale dei rifiuti accumulati nell’area. Nel provvedimento vengono richiamati numerosi riferimenti normativi – dal Testo unico degli enti locali a specifici articoli del Codice penale – a sostegno del carattere inderogabile delle misure imposte, sottolineando come la tutela della salute pubblica non possa essere rimandata. L’amministrazione avverte inoltre che, qualora la proprietà non ottemperi agli obblighi previsti, potrà essere ritenuta perseguibile anche per l’eventuale diffusione di malattie imputabili al mancato intervento. L’ordinanza sarà trasmessa all’autorità giudiziaria per le valutazioni del caso. Il Comune specifica infine che, in caso di inadempienza, si procederà con l’esecuzione d’ufficio dei lavori necessari, ponendo le spese a carico dei proprietari, e che, nei casi più gravi, si potrà arrivare persino all’esproprio dell’area per motivi di sanità pubblica o tutela del decoro urbano.
