venerdì, Dicembre 5, 2025

Anzio, via al taglio fitosanitario nella pineta di Lido dei Pini: intervento su oltre 30 ettari in area protetta

La Città Metropolitana di Roma ha dato il via libera a un importante intervento di taglio fitosanitario all’interno della pineta di Lido dei Pini, nel territorio di Anzio. Si tratta di un’operazione che interesserà 30,56 ettari di area boschiva, una fascia verde particolarmente delicata perché situata a ridosso del mare e in prossimità di un campeggio molto frequentato durante la stagione estiva. L’area coinvolta rientra nella Zona Speciale di Conservazione (Z.S.C.) IT-6030045 “Lido dei Gigli”, un sito protetto dall’Unione Europea in quanto fondamentale per le migrazioni sensibili dell’avifauna. La pineta rappresenta infatti un corridoio ecologico di primaria importanza per molte specie di uccelli, oltre a essere uno degli ultimi polmoni verdi costieri rimasti intatti nel litorale sud di Roma. L’intervento nasce dall’esigenza di contenere il deterioramento del patrimonio arboreo, colpito negli ultimi anni da parassiti e malattie che ne hanno compromesso la stabilità e la sicurezza. Il taglio fitosanitario, secondo quanto comunicato, sarà mirato e selettivo: verranno rimossi gli alberi ormai irrimediabilmente danneggiati per prevenire crolli, ridurre il rischio incendi e favorire una futura rigenerazione della vegetazione. Nonostante ciò, l’operazione non mancherà di sollevare dibattito nel territorio. La pineta di Lido dei Pini è da sempre al centro della sensibilità dei residenti, delle associazioni ambientaliste e dei campeggiatori, che temono un impatto ecologico significativo e chiedono garanzie sulla tutela dell’habitat naturale. La Città Metropolitana ha assicurato che l’intervento rispetterà i criteri prescritti per le aree Z.S.C. e sarà svolto sotto stretto monitoraggio tecnico. Nei prossimi giorni è atteso un incontro informativo con la cittadinanza per illustrare nel dettaglio modalità, tempi e obiettivi dell’operazione. Intanto la pineta, simbolo di Lido dei Pini e rifugio per la fauna migratoria, si prepara a un intervento che avrà necessariamente effetti visibili sul paesaggio, ma che le istituzioni ritengono indispensabile per salvaguardare il futuro dell’area protetta.

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