Una normale visita al compagno detenuto nel carcere di Civitavecchia si è trasformata in un caso giudiziario. La donna, arrivata martedì scorso per un colloquio, è stata denunciata per atti osceni in luogo pubblico dopo essere stata sorpresa, secondo quanto riferito dall’Osapp – il sindacato autonomo della polizia penitenziaria – mentre aveva un rapporto di natura sessuale con il detenuto. L’episodio si sarebbe verificato nella sala colloqui della struttura, in un orario di visite ordinario, con altri detenuti e familiari presenti. Secondo la ricostruzione diffusa dal sindacato, il personale di sorveglianza avrebbe notato i movimenti sospetti e sarebbe intervenuto immediatamente, interrompendo la scena e allontanando la donna dall’area. Per lei è scattata una denuncia per atti osceni in luogo pubblico, una fattispecie che – in base alla normativa vigente – può comportare una pena compresa tra quattro mesi e quattro anni e mezzo di reclusione. Il detenuto coinvolto potrebbe a sua volta subire provvedimenti disciplinari interni. L’Osapp, nel rendere nota la vicenda, ha sottolineato ancora una volta le difficoltà del personale nel gestire situazioni di sovraffollamento e carenza di controlli più stringenti durante i colloqui, chiedendo un rafforzamento degli organici e misure aggiuntive a tutela degli agenti e dei visitatori. La direzione del carcere, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’accaduto. Le indagini per chiarire le circostanze e le eventuali responsabilità proseguono.
Civitavecchia, visita al compagno in carcere finisce con una denuncia: sorpresa durante un atto sessuale nella sala colloqui






