La sede della Protezione Civile comunale di via Fratelli Bandiera ha ricevuto un’intitolazione speciale: il nome di Salvatore Zingale, per tutti “Sasà”, recentemente scomparso all’età di 67 anni. Figura di riferimento per il territorio e guida dei volontari della Protezione Civile, Zingale ha dedicato gran parte della sua vita al servizio degli altri, prima come membro dell’Arma dei Carabinieri a Roma e poi come volontario impegnato in molteplici emergenze, incluso il difficile periodo della pandemia. «Questa intitolazione non è solo un atto formale – ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive Daniela Marongiu –, ma un gesto simbolico che rappresenta ciò che Salvatore è stato per la nostra comunità: un carabiniere esemplare, un marito e padre amorevole, un volontario sempre presente e un amico leale. Ha incarnato i valori più autentici dell’Arma e del servizio civile: senso del dovere, umanità e disponibilità verso gli altri». La cerimonia si è svolta alla presenza di don Valerio, che ha benedetto la struttura, dei carabinieri di Ostia, Civitavecchia, Ladispoli e Cerveteri, degli amici delle associazioni d’arma e di volontariato e, naturalmente, della moglie e della figlia di Sasà, che hanno assistito commosse all’intitolazione. Un momento di forte significato per la comunità ladispolana, che attraverso questa iniziativa ha voluto rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la propria vita al servizio civile e alla protezione del territorio, lasciando un segno indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto.
Ladispoli, la sede della Protezione Civile intitolata a Salvatore “Sasà” Zingale






