martedì, Dicembre 9, 2025

Mazzette per le dialisi, il Gip dispone i domiciliari per il primario

I poliziotti della Squadra Mobile di Roma hanno arrestato per corruzione, in flagranza di reato, Roberto Palumbo, primario di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma, e Maurizio Terra, imprenditore nel settore delle cliniche private convenzionate con il Ssn per i servizi di dialisi. Il gip di Roma ha disposto gli arresti domiciliari per il primario, arrestato e portato in carcere nei giorni scorsi mentre intascava una mazzetta da tremila euro dall’imprenditore Maurizio Terra. Per quest’ultimo sono stati confermati i domiciliari. Nell’indagine si procede per corruzione. I due sono stati fermati in strada dopo essersi incontrati nei pressi della Regione Lazio e, nella circostanza, l’imprenditore a bordo dell’autovettura del medico avrebbe consegnato a quest’ultimo 3mila euro in banconote da 100 e 50 euro, somma poi rinvenuta dagli agenti.

Il Gip: “Il primario aveva il controllo della destinazione dei pazienti”

Il primario di Nefrologia dell’ospedale del Sant’Eugenio di Roma Roberto Palumbo “aveva un
controllo della destinazione dei pazienti verso i vari centri e li indirizzasse in modo da raggiungere il massimale consentito verso la Dilaeur, struttura del quale egli ha, di fatto il 60% delle quote”. Lo scrive il gip di Roma nell’ordinanza in cui ha disposto i domiciliari per il medico, arrestato in flagranza mentre intascava una tangente e confermato la detenzione
domiciliare per l’imprenditore Maurizio Terra. Il giudice – che definisce “gravi i fatti contestati” – aggiunge che “Terra ha,sostanzialmente, ammesso i fatti e anche Palumbo, che nel corso dell’interrogatorio reso dinanzi al pm era parso più reticente ha, infine, operato ammissioni di responsabilità nel corso dell’udienza di convalida”.

Il contesto

L’arresto si inserisce nell’ambito di una più ampia e articolata attività d’indagine delegata dalla procura e condotta dalla Sezione Anticorruzione della Squadra Mobile di Roma, finalizzata a far luce su ipotesi di corruzione in ambito sanitario, in particolare nella gestione dei pazienti in dialisi e assegnati alle cliniche private convenzionate con il Ssn ricadenti nella giurisdizione della Asl Rm/2, della quale l’Ospedale Sant’Eugenio è centro di riferimento di nefrologia e dialisi. Secondo l’ipotesi investigativa, il medico – in cambio di denaro contante e altre utilità ricevuti dagli imprenditori dei centri dialisi compiacenti – sfruttando la propria posizione quale Dirigente della Uoc del Sant’Eugenio, smistava i pazienti nelle cliniche di suo interesse anche attraverso disposizioni al proprio staff affinché i pazienti fossero indirizzati o comunque convinti ad effettuare la dialisi esclusivamente presso le cliniche nelle quali aveva diretti o indiretti interessi. Parte dei pagamenti illeciti legati al rapporto corruttivo, inoltre, sono stati effettuati con fatture per operazioni inesistenti, emesse da una società “schermo” di attività di consulenza, costituita ad hoc attraverso un prestanome e nella quale formalmente il primario non riveste alcuna carica sociale né detiene partecipazioni. Nel corso di perquisizioni sono stati sequestrati i telefoni cellulari, che verranno ora analizzati dagli inquirenti per verificare se già in passato tra i due ci sia stato uno scambio di denaro.

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