giovedì, Dicembre 11, 2025

Amnesty accusa Hamas di crimini contro l’umanità. Incerta la fase due del piano Trump

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che all’inizio del 2026 verranno annunciati i membri del Consiglio per la pace che supervisionerà la gestione postbellica di Gaza. “Lo faremo all’inizio dell’anno prossimo” ha detto Trump, citato dai media. Mahmoud Abbas, anche noto come Abu Mazen, ha osservato di aver avuto discussioni “approfondite” e “costruttive” con il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, sottolineando l’importanza della piena e urgente attuazione del piano del Presidente Trump e della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per fermare la guerra genocida di Israele, consentire l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, ripristinare l’istruzione, la sanità, l’acqua, l’elettricità e altri servizi, impedire lo sfollamento forzato dei palestinesi, garantire il ritiro delle forze di occupazione israeliane dalla Striscia, consentire allo Stato di Palestina di assumersi le proprie responsabilità e avviare il processo di ricostruzione. Abbas ha aggiunto che l’incontro ha affrontato anche la necessità di fermare i pericolosi sviluppi nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, di fermare l’espansione degli insediamenti coloniali israeliani, l’annessione di terre palestinesi, la violenza dei coloni e di liberare le entrate fiscali palestinesi trattenute dalle autorità di occupazione. Ha espresso la sua profonda gratitudine alla Spagna non solo per l’assistenza umanitaria fornita ai palestinesi, ma anche per il suo continuo sostegno agli sforzi di costruzione delle istituzioni statali palestinesi, nonché per aver rafforzato la fermezza dei palestinesi sulla loro terra e aver permesso loro di continuare la loro lotta per la libertà e l’indipendenza. Il Presidente ha affermato di aderire alla soluzione dei due Stati basata sulle risoluzioni delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale, nonché alla creazione di uno Stato palestinese indipendente e sovrano, basato sui confini del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale, che convive fianco a fianco con Israele. Per la prima volta, Amnesty International accusa Hamas e gli altri gruppi armati palestinesi di crimini contro l’umanità durante e dopo il 7 ottobre 2023. “I gruppi armati palestinesi – si legge in un report di 173 pagine dell’associazione – hanno commesso violazioni della legge umanitaria internazionale, crimini di guerra e crimini contro l’umanità durante i loro attacchi nel sud di Israele che hanno avuto inizio il 7 ottobre 2023”. Amnesty sottolinea inoltre che Hamas “ha continuato a commettere violazioni e crimini di diritto internazionale trattenendo e maltrattando gli ostaggi e trattenendo i corpi sequestrati”. Il numero dei morti a Gaza dal 7 ottobre 2023 ha superato le 70 mila unità e ha raggiunto quota 70.369. Lo rende noto il Ministero della Salute. Si tratta di un morto ogni 33 persone che vivevano a Gaza. Il numero dei feriti è di 171.069 unità, un ferito ogni 14 abitanti. Dal cessate il fuoco a Gaza sono state uccise 379 persone e 992 ferite. Hamas è disposta a non utilizzare le armi in cambio di una tregua a lungo termine con Israele. Lo ha detto in un’intervista ad Al Jazeera Khaled Meshaal, capo dell’ufficio politico dell’organizzazione all’estero. “Vogliamo creare un quadro su questo tema che includa garanzie che la guerra di occupazione israeliana a Gaza non si ripeta. Possiamo farlo, poiché queste armi possono essere congelate e non utilizzate. Allo stesso tempo, abbiamo proposto l’idea di una tregua a lungo termine che costituirebbe una vera garanzia”, ha spiegato. Riguardo alla forza di stabilizzazione internazionale prevista dal piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, approvato da una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, Meshaal ha affermato: “La filosofia della forza di stabilizzazione è affrontata da una sola prospettiva, ovvero che dovrebbe essere presente ai confini per garantire che non vi siano scontri, poiché la sua funzione è proprio quella di preservare la pace”. Hamas, ha poi detto, accetta lo schieramento di forze internazionali al confine tra la Striscia di Gaza e Israele, ma non all’interno del territorio palestinese.

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