giovedì, Dicembre 11, 2025

Truffe agli anziani: “Bisogna avere il coraggio di denunciare”

È un’ondata silenziosa ma incessante, quella delle truffe che ogni giorno colpiscono soprattutto gli anziani nella provincia di Frosinone. Un fenomeno in costante crescita, tanto che le associazioni dei consumatori del territorio parlano di oltre 30 segnalazioni quotidiane, un numero che fotografa con precisione l’emergenza in atto. Le modalità utilizzate dai truffatori sono sempre più sofisticate e varie. Si va dai messaggi telefonici che invitano a contattare un presunto numero del CUP o di un finto CAF, fino alle email che richiedono password, codici o dati sensibili. Tutti espedienti studiati per spingere la vittima a compiere un gesto semplice, apparentemente innocuo, ma che può trasformarsi in un salasso economico. Uno degli inganni più diffusi riguarda i numeri a pagamento: la vittima riceve un SMS o un WhatsApp in cui viene invitata a richiamare per confermare una prenotazione medica, risolvere un problema con la pensione o verificare dati fiscali. Una volta compiuta la telefonata, scatta l’addebito su numerazioni speciali, spesso con costi altissimi al minuto. «Molte persone si rendono conto del raggiro solo quando ricevono la bolletta», spiegano dai centri di assistenza ai consumatori. Non mancano i tentativi di phishing via email: messaggi che imitano alla perfezione grafiche di banche, enti pubblici o servizi sanitari, con link che rimandano a pagine fasulle create per rubare credenziali e dati personali. In altri casi, i truffatori si presentano direttamente alla porta, fingendosi tecnici del gas, addetti del Comune o volontari, nel tentativo di entrare in casa e carpire informazioni o denaro. A finire nel mirino sono soprattutto gli anziani, spesso soli, meno avvezzi alla tecnologia e più inclini a fidarsi di comunicazioni che appaiono ufficiali. «È un pubblico fragile, che i truffatori conoscono bene – spiegano le associazioni –. Per questo è fondamentale che figli, nipoti e vicini parlino con loro, li informino e li aiutino a riconoscere i raggiri più comuni». Le forze dell’ordine invitano a segnalare sempre ogni tentativo sospetto, senza vergogna e senza sottovalutazioni. «La prevenzione – ribadiscono – è l’unico vero strumento per contrastare questi criminali. Mai richiamare numeri sconosciuti, mai dare informazioni personali al telefono o tramite email, e mai aprire la porta a chi non mostra un tesserino identificativo chiaro e verificabile». L’allarme è alto, e il fenomeno è destinato a crescere ancora durante le festività, periodo in cui i truffatori sanno di poter contare sulla maggiore distrazione delle persone. Per questo, l’appello delle associazioni è unanime: «Informate gli anziani, proteggeteli. Una telefonata di prevenzione può valere quanto una denuncia».

Articoli correlati

 

Ultimi articoli