Periodicamente torna il problema dell’arsenico nell’acqua del viterbese. La sostanza chimica è presente naturalmente a causa del territorio vulcanico della Tuscia. Da qualche anno i comuni hanno inserito i depuratori che mantengono il livello dell’arsenico sotto la soglia di guardia. Ma qualche volta l’Arpa rileva l’aumento della presenza e allora scatta l’ordinanza. Questa volta il divieto di bere e cucinare è scattato in tutto il comune di Civita Castellana. Il sindaco Luca Giampieri ha appena emesso un’ordinanza che “vieta l’utilizzo dell’acqua a uso umano, sino a nuove disposizioni e nelle more della esecuzione di nuovi accertamenti analitici”. Le rilevazioni dell’Arpa Lazio sono state effettuate nei punti di prelievo fontana pubblica di piazza San Clemente (rete centro serbatoio Barco – San Lorenzo) e fontana pubblica di via Roma (rete f.p. centro serbatoio Barco), dove i valori dell’arsenico sono risultati superiori alla norma. L’utilizzo dell’acqua, pertanto, deve essere limitato esclusivamente a usi in impianti tecnologici e per igiene domestica. L’ordinanza di non potabilità resterà in vigore sino a nuove disposizioni e nelle more della esecuzione di nuovi accertamenti analitici. Il Comune si premurerà di informare tempestivamente la cittadinanza non appena i valori torneranno nei limiti.






